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Tre passi nel delirio

Regia di Roger Vadim, Louis Malle, Federico Fellini vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tre passi nel delirio

di will kane
6 stelle

Assemblamento di episodi d'autore coprodotto da Francia e Italia, "Tre passi nel delirio" riunisce attorno al nume letterario Edgar Allan Poe tre nomi simbolici del cinema degli anni Sessanta e non solo: Vadim, Malle e Fellini scelgono un racconto a testa per omaggiare lo scrittore cui viene attribuita l'invenzione della "detective story" e da sempre considerato il più importante nella letteratura dell'orrore e del mistero. Se il "Metzengerstein" di Vadim , con una fulgida Jane Fonda nobildonna dissoluta e crudele è un lavoro ben incorniciato ma , al di là di pulsioni erotiche sadomasochistiche azzardose per l'epoca, risulta uno sguardo superficiale su un certo tipo di narrativa, il "William Wilson" di Malle è ben interpretato da Alain Delon ufficiale malsano dell'esercito austriaco ( e Kezich ci vide giusto nel trovarci l'ispirazione viscontiana da "Senso") e suscita qualche lieve tensione in più, ma se il cinefilo vi rintraccia una mano registica sapiente, ne constata pure la formalità sostanziale dell'operazione: altro discorso per il segmento felliniano, "Toby Dammit", in cui l'autore di "Otto e 1/2" scatena la sua vena inquietante e dipinge, con la scusa dell'omaggio a Poe, il lato orrido del mondo del cinema. Sosia moderno di Edgar Allan con l'unica variante dei capelli biondi, Terence Stamp (straordinario)si perde in un delirio alcoolico e , spaesatissimo ospite di un ambiente vampiresco e sottilmente maligno, non trova di meglio che fuggire su una potente Ferrari per sfidare un'apparizione bambinesca che si rivelerà un'agghiacciante raffigurazione del Diavolo , dopo che la Morte gli si è presentata nelle vesti di una bella donna. Mortuario, macabro e abile nelle pungenti stoccate grottesche , l'episodio di Fellini è grande cinema che ,tra le righe, segna un amaro omaggio a Totò ( l'anziano comico oramai cieco) e permea la schiena dello spettatore di un brivido reale.

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