Regia di Marco Ponti vedi scheda film
Cerca lavoro a tempo pieno il giovane Andrea, torinese, juventino, dalla vita sentimentale piena di sorprese. Confuso in un flashback vive la sua storia d’amore con Dolores e la sua amicizia con l’esotica Lucia e con Bart, simpatico coinquilino. Non c’è più molto da raccontare di questo “Santa Maradona” (il titolo è preso in prestito da una canzone dei Mano Negra). L’esordiente Marco Ponti utilizza un canovaccio standard della commedia brillante (ragazzi e ragazze senza istruzioni per l’uso; protagonista figaccione e incasinato, miglior amico anarchico e casinista) ma scansa le trappole del banale lavorando bene sulla sceneggiatura. Situazioni, caratteri e soprattutto dialoghi conferiscono al film un ritmo coinvolgente, e gli attori sono simpatici. Spiace solo per l’eccessivo compiacimento delle gag: le battute, soprattutto quelle messe in bocca a Libero De Rienzo, sono qualche volta posticce, poco essenziali per l’economia (e la fluidità) del racconto. Tuttavia nel cinema medio italiano di oggi, dove tutti hanno ambizioni spropositate, è positivo che esistano produzioni orgogliose solo della loro ragion d’essere, quella di divertire con gusto. Il film è dedicato a Brigitte Bardot, a Bud Spencer e a Terence Hill. Anche a Jean-Luc Godard, ma facciamo finta di niente.
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