Regia di Marco Risi vedi scheda film
Marco Risi ricomincia da un altro Capodanno, dopo le disavventure e le delusioni del suo film di quattro anni fa tratto da ”Fango“ di Ammaniti. Questa volta non guarda ad un effimero sottogenere letterario. Pensa alla tradizione, straordinaria e spumeggiante, del cinema di papà (il proprio e gli altri registi storici), dell’allegria, spesso profonda, della commedia italiana. Nella notte in cui si chiude con il passato e si fanno buoni propositi per il futuro, tre donne sposate, con tre diversi redditi, stili di vita, modelli di retorica coniugale e di svagata infelicità scoprono che i loro mariti, impiegati nella stessa banca, sono spariti con nove miliardi. Questa fuga è il miglior brindisi di fine anno che Beatrice, Bianca e Billie potessero augurarsi. Si ritrovano, insieme, prima con fastidio e poi con intesa, malinconia ed euforia, tutte femminili, sulle tracce dei fuggitivi in Argentina. Da Buenos Aires alla Patagonia. Viaggio e incanto dello spaesamento (soprattutto classico scollamento tra luoghi e personaggi da commedia), leggerezza e comicità, passi di tango e note di costume che si alternano a gag, omaggi discreti e salutari cattiverie, turiste per caso e soprattutto mogli sull’orlo di una metamorfosi dei caratteri. Tutto quello che le donne possono dire senza chiedersi che cosa stiano facendo alla fine del mondo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta