Regia di Francis Veber vedi scheda film
Dopo essere stato recitato per varie volte dall'imbranato Pierre Richard,il tellurico Francois Pignon,indomito catalizzatore di umana sfiga,personaggio ricorrente in molte commedie scritte da Francis Veber,passa tra le grinfie di Daniel Auteuil che ne dà un'intepretazione molto più sottotraccia(Richard donava molta più dinoccolata fisicità al suo personaggio).Ma il bersaglio della sfiga di cui sopra rimane sempre il solito:Gerard Depardieu qui nei panni del nerboruto Felix Santini.
L'apparenza inganna è una gustosa commedia che gioca sul ribaltamento degli stereotipi,sulla ricerca a tutti i costi del politicamente corretto,sul tentativo di nascondere quel rigurgito di omofobia che ogni tanto fa capolino.E possiamo acne considerarlo un film che dà qualche suggerimento creativo a come fuggire dalla disoccupazione.Pavido impiegato(Pignon/Auteuil),schifato anche da ex moglie e figlio, su consiglio del vicino di casa si finge gay per non essere licenziato dalla sua ditta e proprio per questo,siccome una fabbrica di profilattici non può permettersi accuse di discriminazione sessuale parte una gara ad accondiscendere i presunti gusti sessuali dell'impiegato.Che prima di essere considerato gay era come una carta da parati.In ogni stanza,in ogni occasione era solo tappezzeria.Su questo canovaccio il geniaccio di Veber(che non sarà un gran regista ma è scrittore di commedie dal meccanismo perfetto) inserisce un altro paio di elementi:in una sorta di riequilibrio accanto a un impiegato che fa carriera un altro retrocede.E questi è rappresentato dal corpulento Depardieu,omofobo fin dentro il midollo,guascone da birreria e da chiacchiere in libertà a cui un altro diabolico impiegato(Lhermitte,secondo elemento) elargisce tutta una serie di cervellotici consigli che lo mettono sempre più in cattiva luce,lo inducono all'imbarazzo di fronte a tutti fino addirittura a farlo dubitare della propria identità sessuale.L'apparenza inganna è un film breve(dura circa 80 minuti),dal meccanismo comico implacabile in cui neanche una scena è sprecata.E come satira di un mondo in cui l'apparire conta molto più dell'essere è perfettamente calibrata.Il cast al completo fa letteralmente faville in una pellicola che è un ulteriore testimonianza della vitalità del cinema francese...
la regia non sarà un granchè ma gli attori riscattano il tutto
perfettamente sottotraccia
esilarante
diabolico
placido consigliere
delizioso direttore
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