Regia di Josef Fares vedi scheda film
a sorpresa, non mi è piaciuto quasi per niente. se a qualcuno è capitato di storcere il naso per East is East, realizzato poco prima in Inghilterra, difficilmente troverà interessante questa versione svedese che è sì meno ruffiana (se proprio vogliamo dar ragione ai detrattori del film di O'donnel), ma anche straordinariamente piatta. la delicatezza del tocco svedese, vivificata da registi come Lukas Moodysson (qui produttore) si trasforma più che altro in evanescenza. personaggi costantemente sopra le righe, che si incastrano tra di loro secondo un copione ben congegnato. il protagonista - fratello maggiore del regista - è simpatico, ma, come del resto gli altri personaggi libano-svedesi o immigrati, è fortemente penalizzato da un doppiaggio atroce e inutilmente razzista (della serie: se non è USA allora è un prodotto di serie b). gli inserti comico-sessuali fanno lievemente sorridere, e l'idea del cane fuggitivo è troppo raffazzonata. di piacevole resta l'idea che, nel matrimonio combinato, la controparte non sia un'orrida macchietta baffuta ma una ragazza sensibile (o che si vorrebbe tale) che teme di essere rispedita in Libano. Gli immigrati sono ridicolizzati, come spesso accade, sciocchi e arruffoni, ma i nativi non fanno una figura migliore - l'amico di Roro, Mons, è il tontolone per eccellenza.
Lo stile di ripresa rimanda vagamente a Fucking Amal e al dogma, ma sembra più dettato da incuria che da gusto per il reale.
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