Regia di James B. Rogers vedi scheda film
Ogni generazione ha la sua commedia demenziale,da "Animal house" in poi.Vista la proficua sortita di "American pie",curiosamente volgare senza mai diventare davvero pesante,era naturale che ne venisse almeno un seguito( ce ne sono stati due,più uno esclusivamente per il mercato video senza il gruppo protagonista).Cambia la mano in cabina di regia,e si avverte subito:difatti,vengono riproposti i personaggi principali del primo film,ma diversi sono mal gestiti da chi ha scritto il copione,lasciandoli sullo sfondo o comunque non rendendoli mai nè divertenti nè degni di interesse.E poi,spesso nei film americani,per sintetizzare alcune cose,o dare una descrizione di tempo che passa,si ricorre a scene montate sotto le note di una canzone(di solito riecheggiante qualche estate),ma qui il trucchetto viene adoperato tre o quattro volte,sottolineando un'effettiva mancanza di idee e di verve.I giovani attori,pur se ben amalgamati,soffrono qua e là la situazione,dando pochissimo spessore ai loro personaggi:oltre tutto,la carica spontanea e lontanamente malinconica dell'episodio numero uno latita del tutto.Si ride abbastanza poco,e non è certo l'ideale per un film comico.
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