Regia di Dan Curtis vedi scheda film
padre, madre e figlio si recano in una maestosa villa in campagna per passarci i tre mesi estivi. prezzo vantaggiosissimo e le uniche condizioni sono quelle di portare tre volte al giorno un vassoio con del cibo alla madre dei due fratelli che l'affittano e di "amare" la casa. i fratelli sono due anzianotti che il giorno del loro arrivo non si fanno trovare e lasciano solo le chiavi, con un messaggio e alcune istruzioni. diciamo subito che le quasi due ore del film si fanno sentire. sul film pesa lo stile incolore e televisivo del regista, che però si riscatta con certi guizzi molto ben congegnati come la scena in cui oliver reed assiste alla casa che si rigenera. anche le interpretazioni sono ostentate e a tratti insopportabilmente sovraccariche. merito però alla pellicola di avere ancora intatto quel fascino vintage da mercatino del vecchiume, dove tra le tante robacce si trova l'oggettino interessante. la polvere giova comunque a questo horror psicologico soprattutto in un finale ancora inquietante e spaventoso e pure sul fermo immagine giusto prima dei titoli di coda. l'insoddisfazione di karen black, sembra fatta apposta per farsi soggiogare dalle pesanti atmosfere gotiche. e dove non può la suggestione della bella parata di fotografie di "tutta una vita" nella stanza d'attesa dove appunto karen si intrattiene non ricevendo risposta dalla vecchia, intervengono le psicosi infantili di oliver reed e dello shock del funerale del padre. curiose certe assonanze con l'overlook hotel king-iano che vedrà la luce un anno più tardi. è pur vero che le case infestanti e che prendono possesso dei loro ospiti girano intorno a clichè e topoi che non possono, non devono o non riescono a discostarsi di molto gli uni dagli altri. nei panni di zia elisabeth una splendida e splendente bettie davis che non teme di mostrarsi senza trucco, che non tarderà a far parte delle burnt offerings(certo che una volta tradotto il titolo.....)e burgess meredith cameo di lusso, in un ruolo mefistofelico e sgradevole, pericolosamente vicino a "mostri" ben più pericolosi come i pedofili. e poi ogni attore ha la sua scena madre, davvero imprescindibile. non scorre veloce, ma è da vedere.
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