Regia di Robert Altman vedi scheda film
Negli anni Settanta Robert Altman è stato uno dei più grandi registi del mondo e "I compari" uno dei suoi film più belli, un anti-western con cui il regista inizio' la sua opera di riscrittura e sovvertimento dei generi tradizionali del cinema americano. Il film è una parabola sulla violenza del capitalismo e sulla non accettazione dell'elemento estraneo che può portare scompiglio in una comunità della Frontiera, ma anche un'insolita storia d'amore fra reietti che immerge in una luce cupa e invernale le vestigia dell'American Dream. Opera all'insegna di un pessimismo desolato ma lucido, può contare su una fattura eccellente nella raffinata fotografia di Vilmos Zsigmond che predilige la luce naturale e cita la pittura di Andrew Wyeth, nonché nelle malinconiche ballate di Leonard Cohen che accompagnano alcune scene del film con esiti decisamente suggestivi. Ottima coppia di protagonisti con un Warren Beatty barbuto che gigioneggia con consumato talento e una Julie Christie che si merito' una nomination all'Oscar nel ruolo della cinica prostituta Mrs. Miller; fra i caratteristi si rivedono molti aficionados di Altman come Michael Murphy, Rene Auberjonois e Keith Carradine. Staordinario il lungo finale con il duello fra i viali completamente innevati della cittadina, uno dei primi esempi di virtuosismo espressivo nell'opera del Maestro, ma il film nel complesso rimane opera di rilievo con personaggi tutti efficacemente caratterizzati e un ritmo infallibile. Per chi ne voglia leggere un'analisi approfondita consiglio la recensione di Fabio 1971 su Film tv.it.
Voto 9/10
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