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I compari

Regia di Robert Altman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I compari

di tafo
8 stelle

All'inizio degli anni settanta il genere western era stretto tra gli ultimi grandi registi del genere ( Eastwood, Peckinpah ) sempre più isolati, e le degenerazioni sempre più diffuse del western all'italiana. Altman non può accettare la critica violenta al mito del west americano di Peckinpah nè ovviamente la classicità del cinema del vecchio Clint. D'altra parte deve stare attento a non essere accostato alle esagerazioni dello spaghetti-western. La risposta del nostro sta nella sequenza del <<duello>> tra uno dei tre uomini mandati ad uccidere Mccabe e Keith Carradine, cowboy che appena visitato la ditta dei compari. In quale film western si è mai visto un dialogo così poco epico prima di un duello, con l'ammissione del povero Keith della sua inettitudine a sparare, e dall'altra parte la maligna e perfida offerta di voler solo vedere la pistola come pretesto per ucciderlo. Mai visto una persona morire così male direbbe qualche personaggio di Leone, perifrasi che può valere anche per la fine del protagonista, il quale dopo essersi liberato dei tre killer ( dimostrando una dimestichezza con le armi inaspettata )muore ferito e assiderato nella neve. Il momento più dissacrante rimane comunque quando, prima dello scontro tra Mccabe e i tre, il primo entra in chiesa e scopre la verginita del luogo, nel senso che l'unico uomo del paese ad esserci entrato è stato appunto il prete, ed infatti solo il rischio che la chiesa si incendi provoca un interesse degli uomini e delle donne per evitare che questa vada in fumo ( ma a ben vedere nemmeno a quel punto nessuno vi entra ).
Un film moderno con la sua estrema mercificazione del sesso e la ghettizzazione degli stranieri ed anche volendo la perdita di importanza dellla religione. La stessa storia d'amore ( ?) tra i due protagonisti è problematica tra la neve dell'inverno e il fango dell'estate, combattuti tra la necessità di fare soldi e un sentimento che piano piano cresce tra un whisky e una fumata d'oppio. se per John Ford il bandito e la prostituta di Ombre Rosse rappresentano l'umanità fondante del grande paese e quindi il loro amore poteva realizzarsi, qui invece la storia non può finire bene ma deve concludersi all'insegna del cinismo così come si era sviluppata.

Sulla colonna sonora

ottima

Su Julie Christie

bellissima

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