Regia di Edoardo De Angelis vedi scheda film
Per un capriccio esterofilo, che ammetto serenamente, non vedo molti film italiani: ho un rapporto odio/amore e quanto più un film diventa oggetto di comunicazione massmediatica con presenzialismo e marchette televisive continuate, tanto più tendo a non vederlo.
Non ha fatto eccezione “Comandante”, che ho visto a distanza di vari mesi.
Come sempre ho trovato Favino di eccezionale bravura, la sua capacità di trasformare l’accento e la propria mimica sono straordinarie.
Il film sui sommergibili sono sempre intriganti ed in questo caso l’ìnteresse è incrementato dalla ricostruzione dell’importante fase bellica italiana durante la seconda guerra mondiale.
E’ un film sul patriottismo e sui valori umani, sul coraggio e sull’essere italiani nel senso più nobile del termine.
E così, quando il comandante pronuncia, in dialetto veneto, il famoso principio morale della necessità di affondare il ferro nemico, ma l’urgenza inderogabile di salvare gli uomini in mare, non si può non essere emozionati.
Nonostante i tanti lati positivi, il film non è immune da una certa staticitità, benchè l’ambientazione sia efficace, realistica e geniale (perché si intuisce una potenzialità di mezzi non hollywoodiana).
E’ un film da vedere, ma onestamente non è un capolavoro.
Favino è eccezionale, come sempre, ma il cast di supporto non sembra di primissimo piano ed in grado di spalleggiarlo..
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