Comandante Italia 2023 la trama: La vera storia di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina che durante la Seconda Guerra Mondiale contravvenne agli ordini del suo comando e salvo’ i 26 marinai belgi che avevano provato ad affondarlo. La recensione: Prodotto da Indigo Film, O' Groove, Rai Cinema, Tramp Ltd., V-Groove, Wise Pictures Distribuzione 01 Distribution Fotografia di Ferran Paredes Rubio Colonna sonora di Robert Del Naja. Edoardo De Angelis gira un film veramente buono , solido come la pietra e ben costruito. Tratto da una storia vera. La narrazione è emotivamente valida e tutti i personaggi hanno la forza di catturare l’attenzione dello spettatore. Domina il film un grande Pierfrancesco Favino, un mostro di bravura. La sua interpretazione del Comandante Salvatore Todaro è magnifica e di grande personalità scenica. Quasi tutto il film è ambientato in mare ed entro gli angusti spazi di un sommergibile durante la seconda guerra mondiale, precisamente nell’ottobre del 1940, come viene scandito da precise didascalie. Una drammatica e toccante pagina della nostra storia, raccontata in modo dettagliato, capace di scavare nel profondo della vicenda, senza rimanere in superficie. Gli italiani sono così un popolo che dietro l’apparenza della faciloneria e dell’opportunismo becero e vile è capace di riscattarsi e prendere decisioni coraggiose e di personalità nei momenti più critici e complicati. Bellissima la frase di grande effetto pronunciata dal Comandante Todaro: “Noi siamo italiani e non lasciamo morire in mare nessuno!”. Ci sono le leggi non scritte ed i regolamenti in tempo di guerra, ma ci sono anche le leggi del mare e un vero uomo come Salvatore Todaro le rispetta. Molto ben inserita nel contesto del film la canzone del 1938 “Un’ora sola ti vorrei”, cantata a mezza voce ed in sottofondo, però capace di far marciare le fedeli reclute dietro al Comandante. Il film inoltre va detto, che non sfigura di fronte ai kolossal americani, usando sontuosi effetti speciali, però a dimensione italiana. Film che non scade mai nella retorica e sul nazionalismo esasperato, ma rimane un bel racconto sul coraggio e sullo spirito di corpo, con molte scene molto ben costruite ed elaborate, con intensi dialoghi nei vari simpatici dialetti, che necessitano dei sottotitoli. Molto buona anche e va detto l’interpretazione della bellissima Silvia D’Amico, che interpreta la difficile parte di Rina Todaro la moglie del Comandante. La mdp del regista filma i due in momenti intimi della vita di coppia e sono tra scene più commoventi del film. Silvia D’Amico è una delle attrici italiane che più ammiro e seguo. I suoi film più belli per me risultano i seguenti: Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni (2012) Orecchie di Alessandro Aronadio (2016) The Place di Paolo Genovese (2017) Finché c'è prosecco c'è speranza di Antonio Padovan (2017) Diva! di Francesco Patierno (2017) Il colpo del cane di Fulvio Risuleo (2019) Brave ragazze di Michela Andreozzi (2019). Il Comandante visto allo Spazio Anteo Ariosto in una piovosa serata d’inverno. Spontaneamente il numeroso pubblico ha applaudito emozionato alla fine della proiezione, il giusto plauso per un film italiano fuori dagli schemi e di sicuro livello internazionale. Interpreti e personaggi Pierfrancesco Favino: Salvatore Todaro Massimiliano Rossi: Vittorio Marcon Johan Heldenbergh: Georges Vogels Arturo Muselli: Danilo Stiepovich Giuseppe Brunetti: Gigino Magnifico Gianluca Di Gennaro: Vincenzo Stumpo Johannes Wirix: Jacques Reclercq Silvia D'Amico: Rina Todaro Cecilia Bertozzi: Anna Paolo Bonacelli: Betti Pietro Angelini: Ivano Leandri Mario Russo: Salvatore Minniti Giustiniano Alpi: Morandi Luca Chikovani: Leonardo Barletta Giorgio Cantarini: Vezio Schiassi Andrea Ferrara: Antonio Mulargia Lucas Tavernier: Caudron
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