Regia di Edoardo De Angelis vedi scheda film
1940, Seconda Guerra Mondiale. Salvatore Todaro è un comandante della Marina Militare con un destino inscritto nel nome, a capo del sommergibile Cappellini nonostante un incidente gli abbia provocato forti dolori alla schiena che lo autorizzerebbero ad accettare la pensione di invalidità (come la moglie Rina, stanca di saperlo lontano e in pericolo, vorrebbe che facesse). Ma il comandante Todaro non sa stare lontano dai flutti. Durante la sua ennesima missione avvista una nave belga che, malgrado il Belgio sia formalmente neutrale, attacca il sommergibile italiano. Il comandante e la sua squadra rispondono al fuoco e affondano la nave. Ma Todaro decide di mettere in salvo i naufraghi, agganciandoli al suo sommergibile per trascinarli verso il porto neutrale e sicuro di Santa Maria delle Azzorre, e accettando il rischio di navigare in emersione fino a destinazione: perché la legge del mare per lui conta di più della legge della guerra.
La vera storia di Salvatore Todaro adattata in chiave moderna e contemporanea, in modo da creare un collante con gli attuali avvenimenti globali. Il tempo è mero strumento di passaggio, la guerra una lotta infrangibile e la coscienza dell'uomo della propria debolezza rispetto alla vastità del mare è lo spazio angusto del sommergibile, ben ripreso dalla grande messinscena di De Angelis. Gli attori sono grossomodo tutti all'altezza della situazione, formando un cerchio corale capace di stupire e creare pathos intrinsecamente emotivo, pur se statico.
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