Regia di Jean-Paul Salomé vedi scheda film
È tornato il fantasma del Louvre. Purtroppo non è più in bianco e nero, ha un’origine egiziana e ad azioni misteriose sostituisce l’evidenza stucchevole di effetti speciali all’ultima moda. Lisa, una fanciulla da tempo delle mele con tanto di nonna sbarazzina e simpatica, viene posseduta dall’anima nera di Belfagor. Il vecchio ispettore Verlac torna sugli antichi luoghi del delitto per sconfiggere lo spettro una volta per tutte. Che pasticcio questo “Belfagor 2001”, privo del fascino ammaliante del mitico serial con Juliette Greco (appare in un cameo al cimitero). È scritto malissimo, pervaso da uno spirito vagamente demenziale, indeciso se voler spaventare o far sorridere, pieno zeppo di personaggi ingombranti (come il guardiano appassionato di egittologia). Ciliegina sulla torta, la sequenza “scult” della seduzione tra Verlac/Michel Serrault e Julie Christie. Imbarazzante.
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