Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Opera spartiacque del cinema italiano (non dimentichiamo che in quel periodo era il migliore al mondo), difficile, complessa, visionaria. Con tali caratteristiche la sua universalità appare un miracolo. In casi simili si parla sovente di significativa importanza culturale e nell'immaginario collettivo, ma "La dolce vita" è stato fra i pochi capolavori ad aver inciso fondamentalmente anche nella realtà sociale di tutto l'occidente del tempo (basti pensare all'impatto popolare avuto negli Stati Uniti, sempre così impermeabili alle tendenze esterofile). Non diventò un mito, bensì ne creò, insieme a modelli, stili, lemmi, concretamente tramandati fino a noi. Fellini ed i suoi collaboratori (Flaiano, Pinelli, Pasolini, Rota...) riuscirono ad interpretare in anticipo i mali del futuro, sintetizzandoli in un'alchimia di scene magiche e sequenze poetiche. Vero e proprio evento storico oltrechè artistico, e raro vanto italico. Letture illuminanti da parte di Will Kane, Steno79 e Ragiontravolta.
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