Marcello, malgrado le proprie ambizioni di scrittore, si è adattato al ruolo di giornalista mondano. Conosce e frequenta così il mondo dorato che gravita attorno a via Veneto, ne assorbe la mentalità e ne copia i comportamenti. Anche la sua vita sentimentale è sregolata per le avventure occasionali che logorano il suo rapporto con Emma, la donna con cui vive. Nemmeno la tragedia dell'intellettuale Steiner lo scuote.
Note
Fellini confessa la propria crisi (che è la crisi di un'epoca) dando voce al suo fedelissimo alter ego Mastroianni, e guidandolo attraverso l'affresco di una città dipinta con lirico sconforto. Capolavoro.
Ciascuno valuti secondo propri gusti e sensibilità. Detto questo (doveroso), personalmente lo inserisco fra i film che non dimenticherò mai. Voto: 9,5.
Gli stralunati, i raminghi, le dimenticate e le mai ricordate, coi segni delle offese gratuite sopportate senza rivalsa o pianto, qui non ci stanno. Ad ampio respiro Federico Fellini già in volo verso Toby Dammit.
Un grande film sulle contraddizioni di Marcello, alter ego di Fellini, giornalista curioso e confuso nella capitale in cui tutto sta cambiando forse troppo in fretta.
Con questo insulso e sopravvalutato film inizia la parabola discendente di un geniale autore: inebriato dalle iperboliche lodi di legioni di entusiasti, avrebbe fino alla fine fatto film per sé stesso a suo esclusivo uso e consumo; mai più ci avrebbe regalato capolavori come La Strada, I Vitelloni, Il Bidone.
Fellini ci propone un quadro epocale davvero imprescindibile che racconta magistralmente la crisi del suo tempo (o più esattamente, ne descrive il collasso). Mosso, colorito e appassionate, è un vero e proprio viaggio nel disgustante degrado di una morale in disfacimento che incide in profondità proprio per l’acutezza dell’analisi che offre.
Sicuramente è colpa mia, ma in alcuni tratti il film è stato uno strazio. Qualcosa mi è rimasto, ma purtroppo ho mancato il bersaglio principale. Al termine della visione ero stranito, benché abbastanza cosciente di cosa visto. Riconosciuto generalmente come capolavoro, umilmente pongo qualche dubbio sulla profondità del messaggio e sul metodo.
Il capolavoro di Federico Fellini. Il ritratto impietoso di una generazione ormai alla fine. Girato in maniera straordinaria con tanti momenti memorabili.
Un film leggermente sopravvalutato.Lo stile è quello tipico del federicone nazionale:flash,sogni,chimere..bravo marcello mastroianni,e una menzione d'onore per anitona ekberg,yvonne furneaux e anouk aimee
Nel 1960 a Cannes Federico Fellini presentò 'La Dolce Vita' in competizione con un altro grande film italiano 'L'Avventura' di Michelangelo Antonioni. Entrambi i film condividevano temi simili, seppure trattati con approcci diversi. L'Avventura vinse il premio della giuria, ma fu letteralmente oscurato da 'La Dolce Vita' che vinse la più prestigiosa Palma d'Oro.
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Pragmatica: parte della semiotica che studia le relazioni tra i segni e il contesto sociale e comunicativo del loro uso. Pragmatico: caratterizzato, ispirato o promosso dal prevalere di atteggiamenti o interessi pratici su quelli teoretici. Lo specifico significato delle seguenti parole riportate dal dizionario si avvicina molto al mio personale metodo critico di vedere il cinema, che definisce… leggi tutto
Punto interrogativo. È il primo simbolo che mi è venuto in mente dopo la visione del film, e non è una cosa rassicurante: il mondo, il pubblico, e la critica, lo considerano un capolavoro della cinematografia mondiale, quindi finire di vederlo rimanendo interdetti, è una cosa che fa sentire piccoli piccoli, ma in fondo, che differenza fa? L’obbiettivo di Fellini… leggi tutto
Forse non l’avevo mai visto per intero questo film fino a iersera, oppure non l’avevo capito, certamente non lo ricordavo se non per flash.
Mi pare che il protagonista, Marcello, sia combattuto tra l’amore per la fidanzata, che gli prospetta un futuro da uomo sposato, e la sua consapevole debolezza per le molte e bellissime donne che lo circuiscono nella sua vita mondana. Allo…
Dopo avere visto il film C'è ancora domani di Paola Cortellesi al cinema verso la fine di novembre, nostro figlio ci ha detto che quel film rientrava… segue
Semplicemente I FILM (italiani) che mi han cambiato la vita facendo nascere la profonda passione che occupa oramai da decenni la quasi totalità del mio tempo libero. Pellicole per cui il termine CAPOLAVORO…
Giustamente celebrato come uno dei punti più alti del cinema italiano, La dolce vita di Federico Fellini non è solo una lunga panoramica estetizzata dei salotti romani di fine anni '50. L'opera del maestro riminese, illuminata e patinata magnificamente dalla luce di Otello Martelli, immerge lo spettatore in un mondo tanto vanitoso e superficiale quanto fragile, nel quale la maggior…
Il suono scatenato dell'orchestra in apertura di film, più ricordare soavi melodie, rimanda ad una caotica Babilonia, in piena espansione verso non si sa quale direzione, nè punto di arrivo, in un'avanzata che fagocita tutto, inebriandosi del proprio potere; antico e moderno nel cinema di Federico Fellini si scontrano, poi si uniscono ed infine coesistono tra loro, ritraendo…
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Commenti (32) vedi tutti
Rileggo questo film alla luce dell'attuale evoluzione (o involuzione) sociale
leggi la recensione completa di dori000Ciascuno valuti secondo propri gusti e sensibilità. Detto questo (doveroso), personalmente lo inserisco fra i film che non dimenticherò mai. Voto: 9,5.
commento di Roberto MorottiPalloso. 5.
commento di SilasNon mi e’ piaciuto,un polpettone lunghissimo indigeribile
commento di MARPESSATO61Capolavoro assoluto. Imperdibile.
commento di LeonardociattoGli stralunati, i raminghi, le dimenticate e le mai ricordate, coi segni delle offese gratuite sopportate senza rivalsa o pianto, qui non ci stanno. Ad ampio respiro Federico Fellini già in volo verso Toby Dammit.
commento di feliniIl miglior film in assoluto di Fellini: drammatico, grottesco e comico allo stesso tempo. Imperdibile
commento di QualcunocheadorailcinemaCapolavoro perdibilissimo...
commento di BradyUn magnifico affresco storico, dipinto con eccezionale intelligenza, sensibilità e lucidità.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiho resistito fino a metà film; troppo lungo, sconclusionato, insignificante, decisamente sopravvalutato; voto 2
commento di stokaiserUn grande film sulle contraddizioni di Marcello, alter ego di Fellini, giornalista curioso e confuso nella capitale in cui tutto sta cambiando forse troppo in fretta.
leggi la recensione completa di laulillaGrande film di Fellini
leggi la recensione completa di antonio de curtisFilm probabilmente unico ed irripetibile. Ha ispirato milioni di opere moderne, peraltro diversissime per genere, intenzioni e obiettivi.
leggi la recensione completa di giansnow89Spettacolare e meraviglioso.
commento di FiestaOpera memorabile del "maestro" Fellini
leggi la recensione completa di Furetto60Film datato, anche se a tratti di grande efficacia. Descrive un mondo che non rimpiangiamo, fatto di eccessi e depressione senza idee.
commento di ENNAHCapolavoro assoluto, forse dell'intero cinema italiano. Detto da uno che detesta Fellini. Voto 10.
commento di ezzo24Con questo insulso e sopravvalutato film inizia la parabola discendente di un geniale autore: inebriato dalle iperboliche lodi di legioni di entusiasti, avrebbe fino alla fine fatto film per sé stesso a suo esclusivo uso e consumo; mai più ci avrebbe regalato capolavori come La Strada, I Vitelloni, Il Bidone.
commento di gherritFrenetiche feste e personaggi stravaganti per un affresco preciso e cinico sulla condizione dell'uomo contemporaneo.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioFellini ci propone un quadro epocale davvero imprescindibile che racconta magistralmente la crisi del suo tempo (o più esattamente, ne descrive il collasso). Mosso, colorito e appassionate, è un vero e proprio viaggio nel disgustante degrado di una morale in disfacimento che incide in profondità proprio per l’acutezza dell’analisi che offre.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Sicuramente è colpa mia, ma in alcuni tratti il film è stato uno strazio. Qualcosa mi è rimasto, ma purtroppo ho mancato il bersaglio principale. Al termine della visione ero stranito, benché abbastanza cosciente di cosa visto. Riconosciuto generalmente come capolavoro, umilmente pongo qualche dubbio sulla profondità del messaggio e sul metodo.
commento di near87Uno dei film più famosi della storia del cinema italiano e mondiale.Capolavoro.
commento di SaintlySinnerIl capolavoro di Federico Fellini. Il ritratto impietoso di una generazione ormai alla fine. Girato in maniera straordinaria con tanti momenti memorabili.
commento di noodles60Sopravvalutato e frainteso, provinciale, "grandeuresco", insipido
commento di BLACKOUTPer carità, bello. Più che dolce sta vita mi pareva amara… Certo che poteva anche durare una buona oretta di meno…
commento di EwanUn film leggermente sopravvalutato.Lo stile è quello tipico del federicone nazionale:flash,sogni,chimere..bravo marcello mastroianni,e una menzione d'onore per anitona ekberg,yvonne furneaux e anouk aimee
commento di Venzino7/8
commento di nico809,5
commento di incallitoSuperbo ritratto di una società in disfacimento. Poetico, affascinante, profondamente disilluso e malinconico. Capolavoro.
commento di valien88…OSSESSIVO…FOLGORANTE…
commento di brandobellissimo stupendo meraviglioso sublime indescrivibile
commento di sarixCon tutto rispetto, ma non mi è piaciuto, troppo pesante e per certi versi…incomprensibile
commento di Dr.Lynch