Regia di Vincenzo Cascino vedi scheda film
Vincenzo Cascino è un emerito sconosciuto e, vedendo questo suo lavoro (il suo esordio nel cinema, nonchè il suo penultimo film), si intuisce perfettamente perchè; di lui rimangono l'invidiabile coraggio (è infatti scrittore, regista, produttore, montatore dell'opera, nonchè attore in una piccola parte che ritaglia per sè) che sfiora l'incoscienza e soprattutto il più brutto pseudonimo della ben ampia storia del cinema italiano, costellata di nomi d'arte anche improbabili: ma Vincent Cashino - così infatti il sedicente cineasta si rinomina per questa pellicola - è seriamente imbarazzante e batte qualsiasi altro parto di fantasia anagrafico. Sette donne d'oro contro due 07 è sufficientemente tirato via per potersi considerare 'trash', ma non è neppure un lavoraccio: la logica della trama e la grammatica tecnica del lavoro sono sì carenti, ma non disastrose; gli interpreti sono scarsini ma non inguardabili (e va rilevato che il cast è interamente composto da volti sconosciuti, se si esclude quello del caratterista Geoffrey Copleston). Cascino/Cashino ci riproverà quasi contemporaneamente con l'analogo per forma e contenuti Sette cinesi d'oro, poi capirà di avere raggiunto l'apice delle proprie possibilità e lascerà definitivamente il cinema. 2/10.
Il controspionaggio internazionale si mobilita alla ricerca di una serie di quadri di Goya appartenuti ai nazisti, utili oltrettutto per recuperare informazioni sul (e forse ulteriori tesori del) terzo reich. A capo dell'intraprendente spedizione, un manipolo di avvenenti donne e degli esperti d'arte.
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