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Commandments

Regia di Daniel Taplitz vedi scheda film

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La recensione su Commandments

di Furetto60
4 stelle

Deludente debutto alla regia di Taplitz. Buona l'idea di partenza, ma lo sviluppo è incolore e inconsistente.

Seth Warner, aveva tutto quello che un uomo può desiderare nella vita: una brava moglie, una bella casa e un buon lavoro. Durante una sventurata immersione balneare, la consorte, viene inghiottita dai flutti del mare. Da allora nella sua vita si inanellano una serie di sfortunate sventure, viene perfino licenziato e la sua casa distrutta da un fulmine. Esasperato, Seth, durante una notte di tempesta, esce sul tetto dell'edificio e inizia a inveire contro Dio, sfidandolo apertamente, decide dunque di infrangere tutti e dieci i comandamenti, perlomeno ci prova, sarà difficile affrontare il quinto. Ospitato da un cognato antipatico, cinico e fedifrago , finirà con l’innamorarsi, ricambiato della cognata, mentre il di lui marito, rivivrà tutte le sgradevoli situazioni che lui aveva già attraversato, in una sorta di inarrestabile nemesi. Raramente il cinema si è occupato del grande quesito umano, che nella realtà di tanto in tanto ,quasi tutte le persone, soprattutto quelle più scalognate, si sono poste:” Perché questa disgrazia è capitata proprio a me ? Magari sono un buon cattolico praticante, un onesto lavoratore, un devoto e rispettoso cristiano, ciononostante sembra che il “Buon Dio” si accanisca su di me. Perché Dio, quintessenza della bontà e della carità, non risparmia la sofferenza ai suoi figli, quelli meritevoli, i devoti, quelli che rispettano i suoi precetti? Dunque poteva essere una ghiotta occasione, per approfondire una tematica affascinante,invece 'Il regista Taplitz, dopo molte esperienze televisive, debutta nel cinema,in modo assolutamente incolore e deludente,senza lasciare traccia. L'argomento che di per sé, sarebbe potuto essere potenzialmente intrigante e interessante, non viene sviluppato in modo soddisfacente. Poteva entrare nel merito di questioni teologiche, filosofiche ed esistenziali, invece il regista ha conservato un profilo basso, raccontando una storia a tratti anche noiosa, non si capisce cosa abbia voluto  dimostrare e dove sia andato a parare. Bravi gli attori, affascinante la Courteney Cox.

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