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Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno

Regia di Laura Betti vedi scheda film

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La recensione su Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno

di ga.s
8 stelle

Laura Betti, attrice in alcuni dei film di Pier Paolo Pasolini, costruisce con poche immagini dal vero e molti brani di repertorio un didascalico, ma anche affettuosissimo ritratto del poeta-regista assassinato nel 1975. Davanti allo schermo emergono tutti i volti di Pasolini, regista, scrittore, ma anche tratti privati (come la passione per il calcio) e soprattutto la sua capacita di giudizio del reale, del sociale, che spesso s’è dimostrata profetica. Un documentario molto interessante quello della Betti, un film che appassiona, che punta soprattutto a quanti non hanno nessun tipo di memoria del poeta nato a Casarsa, e che quasi avvince lo spettatore allo schermo, come se ci si trovasse d’innanzi a dei ricordi narrati dalla viva e calda voce da chi ha conosciuto, capito, amato Pasolini e che ne ha tramandato la memoria con grande forza e costanza. Laura Betti, riunisce in uno spazio aperto Franco Citti, Bernardo Bertolucci e altri che hanno conosciuto Pasolini, insieme a chi, pur non avendolo incontrato di persona, ne conosce e ammira l’opera: tutti insieme come se ognuno avesse qualcosa da conoscere, da imparare. Posti davanti ad uno schermo d’acqua è come se assistessero con noi alle immagini di repetorio o come se essi stessi le facessero scaturire dall’acqua. Tra i pochi altri brani appositamente girati ci sono alcuni interventi di un altro grande poeta italiano Paolo Volponi: è molto bello porre in uno stesso film l’omaggio ad un poeta e le parole di un altro poeta che con grande semplicità ci parla non solo di un collega, ma di una persona amica ed unica. Pasolini potrà vivere ancora nell’immaginario socio-culturale collettivo anche grazie alla scelta di materiali fatta da Laura Betti, una scelta sempre indovinata, che tralascia poco, forse nulla, del pensiero e della vita pubblica di Pasolini, evitandone i lati oscuri, concedendo pochi minuti alla tragica fine e praticamente nulla alle assurde vicissitudini legali che hanno accanitamente reso tortuosa una vita destinata ad una tragica fine. L’immagine è limpida, onesta, piena d’amore.

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