Regia di Laura Betti vedi scheda film
Una Betti scontrosa, alle volte odiosa, sarcastica e poco ironica, intrasigente, senza compromessi plateali, coerente sempre con la sua amicizia con Paosolini.., scomoda, scomodissima, eppure questa donna-artista era solo una maschera dietro la quale si nascondeva un animo poetico e delicato,che lo ha saputo nascondere, ma in fondo glielo riconoscevamo tutti senza saperlo.
Me la ricordo in un incontro a proposito di una trasmissione su Bertolucci ed i suoi ricordi sulla lavorazione di Novecento, mise in serie difficoltà il regista raccontando del difficoltà artistiche del primo De Niro, non ancora famoso. Qui si poteva pensare ad un asordante requisitoria sullo "Scadalo" Pasolini ed invece, niente di tutto questo, nessuno voce fuori campo ed i documenti e le inteviste parlano da soli. VEdiamo un Pasolini amato e compreso, con delle sfumature diverse, ma senza mai rinnegare i suoi pensieri.
Bellissima la corsa attraverso il trash d i un suolo romai indecoroso su cui lui sobbalza al rallenty.
Un film documento che si serve delle immagini per farci entrare nel pensiero affettuoso di un'amica, ma che in fondo ci lascia una traccia da seguire per capire meglio questo personaggio bruciante della nostra cultura, oggi osannato alla nausea, ma a suo tempo respinto da tutti.
Dico la verità non mi aspettavo un documento come questo da una attice, anche bravissima, come la Betti
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