Regia di Angel Manuel Soto vedi scheda film
Jamie Reyes, un giovane messicano appena laureato in cerca di lavoro, viene in possesso di uno strano scarabeo tecnologico, che si pianta sulla sua schiena e lo trasforma nel supereroe in armatura Blue Beetle. Ennesimo personaggio minore, tratto da un fumetto della Dc Comics.
Jamie Reyes, un giovane appena laureato in cerca di lavoro, viene in possesso di uno strano scarabeo tecnologico, che si pianta sulla sua schiena e lo trasforma nel supereroe in armatura Blue Beetle. Ennesimo personaggio minore, tratto da un fumetto della Dc Comics, che vive, nei momenti più riusciti, del successo di altri prodotti già visti. Susan Sarandon (unico volto noto, di un cast di attori quasi sconosciuti) si diverte a fare la scienziata pazza e perversa, una sorta di Lex Luthor in gonnella, dopotutto il clima è da commedia action esagerata, con famiglia dell'eroe bizzarra e chiassosa (vedi la nonna guerriera di Jamie). Così trash da sembrare un B-movie di fantascienza degli anni '80, queli che giravamo anche noi con dei budget risicati e attori di basso profilo. Di certo, non è brutto (è pur sempre un film di origini), ma neanche così tanto rivoluzionario. Niente di nuovo nel settore giovani eroi, perché pure qui s'inisiste sulle minoranze etniche americane (questa volta, è il turno dei messicani, dopo i supereroi afro-americani, latino-americani, indiani e pachistani), sembra che il supereroe giovane caucasico, Robin e Spider-man a parte, non attiri più come ai bei tempi. Riappare, invecchiata dai tempi di "PREDATOR", l'attrice Elpidia Carillo, nel ruolo della madre di Jamie, che ha meno pretese di un Angela Bassett regina del Wakanda, ignorata dall'Academy. Non mancano i gadgets, la storia d'amore e le scene post credit, come da abitudine. C'è di meglio, ma anche di peggio.
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