Regia di Marcello Cesena vedi scheda film
Il direttore finanziario di una... finanziaria ha commesso un peccato inconfessabile: si è fatto truffare da un imbroglione che gli ha soffiato tutti i risparmi ed è sparito. Nessuno lo deve sapere.
Per la prima metà marcia abbastanza bene; è veloce e nervoso ma la struttura regge, e ha alcuni gustosi riferimenti sul mondo delle società finanziarie e dei promotori di investimenti che poi truffano i clienti. Poi accelera ancora di più fino a diventare non grottesco ma sovraccarico e frastornante, con certi passi completamente sbagliati (come quello del frutto esotico). Inoltre verso la fine viene abbandonato il filo narrativo lasciando nello spettatore un'attesa delusa, come la domanda di che ne sia poi di tutta l'impostura delle vacanze, su cui si è basata tutta la trama.
A me sembra un film molto ambizioso dove ad un certo punto il regista perde il controllo della narrazione perché vuole strafare, inserendovi troppi elementi, vezzi tecnci ed episodi che non sono surreali o grotteschi, ma reali e improbabili.
Abatantuono a tratti rifà Alessandro Haber e rinuncia al suo stile personale. La Abril parla troppo veloce e sofisticato per il suo accento spagnolo, e Cannavale è una presenza inutile. Credibile e indovinata, invece, ho trovato la Bouchet come presentatrice di televendite su prodotti di cosmetica. Mi è piaciuta anche la burla al collega ambizioso e imbroglione durante la presentazione del bilancio agli azionisti.
Che dire, originale d'accordo, ma senza misura e buon gusto.
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