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Crociera di lusso per un matto

Regia di Leonid Gaidai vedi scheda film

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La recensione su Crociera di lusso per un matto

di mm40
6 stelle

Senya, modesto e umile padre di famiglia, vince una crociera sul Mar Nero. La vacanza si rivela piuttosto banale senonché, durante la breve permanenza in terra turca, una coppia di delinquenti decide di prenderlo di mira. L'uomo torna a casa con un braccio ingessato e due criminali alle calcagna.


Il titolo originale è Brilliantovaya ruka ovvero il braccio di diamante (e The diamond arm è d'altronde il titolo scelto per la distribuzione anglofona), velo pietoso inevitabile – come spesso accade – per le scelte della distribuzione italiana. Si tratta a ogni modo di una delle più note pellicole dirette da Leonid Gaidai, il Richard Lester russo, autore di una lunga serie di spassose commedie basate su ritmo, azione, slapstick e personaggi sopra le righe; allo stesso modo è uno dei lavori di riferimento per la filmografia di Yuri Nikulin, qui eccellente nei panni del protagonista, un uomo perbene coinvolto suo malgrado in una truffa internazionale, ma spesso impiegato anche come cattivo per la sua faccia memorabile come una maschera. Crociera di lusso per un matto è un congegno di cento minuti circa di durata che suscita risate di pancia a profusione, raccontando però nel frattempo di un'umanità triste, maligna e disperata per la quale non c'è alcuna via di scampo: chi non è colpevole è solamente invidioso di chi riesce a esserlo. Tra gli altri attori degni di nota sulla scena ci sono Andrey Mironov, Nina Grebeshkova, Anatoliy Papanov e Svetlana Svetlichnaya; il difetto principale dell'opera risiede forse in una trama eccessivamente complicata per la leggerezza degli argomenti e dei toni, con un affastellarsi di colpi di scena in effetti un po' superfluo (sceneggiatura del regista, di Yakov Kostyukovskiy e di Moris Slobodskoy). Curiosità: nella versione originale i delinquenti turchi vengono fatti parlare in una sorta di grammelot italianesco (forse perché di origini italiane, assecondando lo stereotipo del mafioso siculo?) all'interno del quale, in una battuta, compare anche un sonoro bestemmione alla Madonna. 6/10.

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