Regia di Leonid Gaidai vedi scheda film
Scatenata parodia di film di spie e contrabbandieri di preziosi: irresistibile per i compatrioti, passabile per noi.
Guardando questo film senza saperne nulla, vi si vede null'altro che una pellicola di avventure e azione, tra il farsesco e il parodistico, moderatamente divertente e non molto dissimile a certe parodie occidentali di film spionistici e simili. Quindi, le ragioni per le quali il film sia diventato in patria uno strepitoso ed imperituro successo, per nulla attenuato dallo scorrere degli anni, rimangono difficili da chiarire. Evidentemente esso va a pescare in situazioni, personaggi e consuetudini - dell'Unione Sovietica di ciò che ne fu dopo - che toccano molti tasti nel pubblico, e che chi non è avvezzo a quel mondo non riesce a cogliere. A riprova di ciò, il film uscì in Italia nel 1975, ma passò inosservato.
Una cosa è però sicura, cioè che con tutti i colpi di scena e l'azione (compresa un'automobile appesa ad un elicottero...) il film non è mai noioso. Rimane il desiderio di qualche arguzia in più, e di un po' ironia sottile, ma dobbiamo tenere conto del fatto di cui sopra, cioè che per lo spettatore occidentale è difficile cogliere tutti i numerosi rimandi e le frecciatine contenute nel film. Il mio giudizio, tuttavia, rimane basato sul mio apprezzamento incompleto, per così dire.
Il regista inserì nel finale uno sfacciato affronto alla censura – cioè un'esplosione nucleare – che eliminò solo dopo lunghe discussioni. In tal modo distrasse i censori dai riferimenti all'alcolismo e alla prostituzione, e da un po' di nudità, che altrimenti non sarebbero passati. Furbo, non c'è che dire.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta