Regia di Neri Marcoré vedi scheda film
Neri Marcorè riflette il suo stile attoriale, un po' impacciato, un po' sottotraccia, anche nella regia di questa piccola commedia malinconica, ambientata nella Milano (e il suo hinterland) dei primi anni sessanta. "Zamora" è uno di quei film che non si vogliono bocciare, perché ti guardano con quegli occhioni grandi così che si fa fatica a essere cattivi. Commediola graziosa, dove la trama, risibilissima, conta poco (oppure non funziona?) se non per dare il pretesto a una serie di caratteristi, anche presi dalla "televisiùn", per gigioneggiare sul palcoscenico di cartone dell'Italia che fu. Pellicola piena zeppa di luoghi comuni, di canzoni ad hoc, che interessa più per la ricostruzione di quei tempi là, che, appunto, per la storia. Qualche rimando fantozziano (il ragioniere, la partita di pallone aziendale), tanto buon sentimento con qualche timido tentativo di graffiare, un attore principale piuttosto scarso e un Neri Marcorè, anche attore, che invece non è male nei panni del portiere caduto in disgrazia. Che altro dire, qualche sorriso lo strappa, è innocuo e ha la durata giusta. Ma è un film di Marcorè, con Marcorè e dovreste aver già capito il taglio, ma, ripeto, non me la sento di bocciarlo. Sufficiente.
Errore:
chiudi
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta