Il ragionier Walter Vismara ha 30 anni e conduce, serenamente, la vita più ordinaria possibile. Quando la fabbrica di Vigevano in cui lavora come contabile chiude improvvisamente, Walter è costretto a rivoluzionare la sua solida routine accettando un nuovo lavoro in un'azienda milanese che segue i modelli di management più all'avanguardia. Tra una strategia di team building e l'altra, Walter è anche obbligato a partecipare alle partite di calcio (sport che odia) organizzate regolarmente dal titolare, il cavalier Tosetto. Ed è proprio sul campo che Walter decide di far partire la propria vendetta verso i colleghi che lo prendono di mira e lo deridono.
Storie come questa diretta da Neri Marcorè hanno abbastanza per diventare dei film godibili da vedere. E invece "Zamora" mi è sembrato totalmente privo di mordente narrativo, con dei personaggi e delle situazioni che deragliano spesso verso un'involontaria caricatura. Funziona la caratterizzazione d'ambiente. Rimandato Marcorè alla sua prima regia.
Nell'opera prima di Neri Marcorè si scorge immediatamente l’aria educata, sensibile, umoristica ma malinconica che egli porta con sé ogni volta che si esibisce o si fa intervistare. Film piacevole e riuscito, ben preparato e realizzato, una bella sorpresa, un buon viatico per una carriera di regista che però è ovviamente irta, tutta da scrivere.
Neri Marcorè racconta il mitico portiere Ricardo Zamora. «Dedicato a Perrone» noto giornalista scrittore del Corriere della sera, senza essere Gianni Brera a modo suo ha lasciato un segno profondo nell’animo di chi ha letto i suoi pregevoli articoli.
Film gradevole e leggero, ma comunque ben condotto e ricco di dettagli che definiscono un quadro credibile della Milano anni Sessanta. Ottima interpretazione dei protagonisti, ma anche i personaggi minori sono cammei riuscitissimi.
Zamora Italia 2023 la trama: Walter Vismara un trentenne professione contabile conduce una vita semplice e senza particolari sogni ed ambizioni. Lavora in una piccola fabbrica di Vigevano. Da un giorno all’altro il padrone della fabbrica il commendator Galbiati decide di chiudere l’attività. Walter si ritrova dietro presentazione del suo capo trasferito a Milano in una… leggi tutto
AL CINEMA
-"Perché ora mi dici questo?
-Perché i rimpianti son brutte bestie"
In trasferimento dalla paesana Vigevano alla frizzante Milàn dei primi anni '60 poteva ritenersi tutto fuorché un grosso sconvolgimento se il protagonista del trasloco è un trentenne volenteroso e affidabile.
Ma Walter Vismara (un ottimo Alberto Paradossi) è una sorta… leggi tutto
Siamo negli anni Sessanta. Walter Vismara è un introverso ragioniere lombardo sulla trentina e la sua azienda sta per chiudere i battenti. Il capo lo raccomanda però al cavalier Tosetto, imprenditore milanese fissato soltanto con un'altra cosa, oltre al lavoro: il calcio. Vismara, presto alla sprovvista durante il colloquio con Tosetto, si spaccia per portiere. Dovrà… leggi tutto
Siamo negli anni Sessanta. Walter Vismara è un introverso ragioniere lombardo sulla trentina e la sua azienda sta per chiudere i battenti. Il capo lo raccomanda però al cavalier Tosetto, imprenditore milanese fissato soltanto con un'altra cosa, oltre al lavoro: il calcio. Vismara, presto alla sprovvista durante il colloquio con Tosetto, si spaccia per portiere. Dovrà…
Essendo passato un po' di tempo dall'ultima opinione espressa sulle pagine di questo sito (ho sempre avuto qualche remora a chiamarle recensioni), mi sento alquanto arrugginito. Tuttavia, non serve chissà quale sforzo per dichiararmi sufficientemente soddisfatto della riuscita di Zamora. Certo, Neri Marcorè non è un regista filosofo, del genere di Bergman, Tarkovskij o…
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AL CINEMA
-"Perché ora mi dici questo?
-Perché i rimpianti son brutte bestie"
In trasferimento dalla paesana Vigevano alla frizzante Milàn dei primi anni '60 poteva ritenersi tutto fuorché un grosso sconvolgimento se il protagonista del trasloco è un trentenne volenteroso e affidabile.
Ma Walter Vismara (un ottimo Alberto Paradossi) è una sorta…
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Commenti (7) vedi tutti
Godibilissimo e piacevole
commento di ripley2001Storie come questa diretta da Neri Marcorè hanno abbastanza per diventare dei film godibili da vedere. E invece "Zamora" mi è sembrato totalmente privo di mordente narrativo, con dei personaggi e delle situazioni che deragliano spesso verso un'involontaria caricatura. Funziona la caratterizzazione d'ambiente. Rimandato Marcorè alla sua prima regia.
commento di Peppe ComuneDiscreta commedia ben girata e sceneggiata e di piacevole visione.
commento di gruvierazNell'opera prima di Neri Marcorè si scorge immediatamente l’aria educata, sensibile, umoristica ma malinconica che egli porta con sé ogni volta che si esibisce o si fa intervistare. Film piacevole e riuscito, ben preparato e realizzato, una bella sorpresa, un buon viatico per una carriera di regista che però è ovviamente irta, tutta da scrivere.
commento di michemarNeri Marcorè racconta il mitico portiere Ricardo Zamora. «Dedicato a Perrone» noto giornalista scrittore del Corriere della sera, senza essere Gianni Brera a modo suo ha lasciato un segno profondo nell’animo di chi ha letto i suoi pregevoli articoli.
leggi la recensione completa di claudio1959Film gradevole e leggero, ma comunque ben condotto e ricco di dettagli che definiscono un quadro credibile della Milano anni Sessanta. Ottima interpretazione dei protagonisti, ma anche i personaggi minori sono cammei riuscitissimi.
commento di pattilucchiniBel film... specie per gli amanti della vecchia Milano! Bravi i protagonisti e grande attenzione al taglio vintage
commento di LordClam