Regia di Mike Binder vedi scheda film
In questo spettacolo, che arriva a tre anni di distanza da Paper tiger (2019), Bill Burr esordisce raccontando il suo punto di vista sulla pandemia di Covid-19, sui lockdown e sui vaccini, per poi passare ad argomenti ancora più controversi, dalla cancel culture all'aborto.
Da uno stand up comedian sopra le righe, eccessivo, spesso urticante come Bill Burr non ci si poteva aspettare nulla di meno: Live at Red Rocks (2022) è il suo ritorno sulle scene – targato Netflix – a tre anni di distanza dal precedente Paper tiger, e per forza di cose include una parentesi sulla pandemia di Covid-19 e sulle assurdità e i paradossi del biennio 2020-21. Ma da qui molto presto Burr prende il via per affrontare una lunga e approfondita disamina su temi persino più controversi e problematici, con un occhio sempre ben puntato sulla scolpevolizzazione (o, meglio, dis-colpevolizzazione) del maschio, forse la battaglia più ardua e più vivace nell'arco della sua intera carriera. Il ritmo è sempre altissimo e la capacità del comico di tenere il palco è assolutamente esemplare; anche quando non si è d'accordo con lui – e può succedere spesso, dato che la cifra della provocazione è una delle sue favorite – Burr conquista comunque la risata più genuina. 6/10.
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