La recensione su Basquiat

di supadany

6 stelle

Film tutto sommato assolutamente guardabile, ma che allo stesso tempo lascia anche una sensazione non del tutto appagante, visto che da Julian Schnabel, pittore che qui esordisce alla regia cinematografica, mi sarei aspettato un approccio ben più coraggioso visto che per l’appunto è uomo che da artista avrebbe dovuto/potuto offrire un tocco ben diverso alla storia, anche perché per origine non legato a priori a canoni rigidamente prestabiliti dello strumento filmico.

Jean Michel Basquiat (Jeffrey Wright) vive una folgorante ascesa da artista di strada a personaggio ambito, grazie all’incontro con Andy Warhol (David Bowie).

Questo passaggio “obbligato” lo porterà a contatto con un mondo molto diverso dal suo e la sua reazione sarà negativa portandolo ad una estrema instabilità destinata a sfociare nella tragedia.

Non c’è molta sostanza in questo film che rimane sostanzialmente interessante per la materia che racconta piuttosto che per iniziative concrete a supporto di quanto già di base ci si aspetta di vedere a prescindere.

Insomma c’è poco genio (che invece si sarebbe ben abbinato intrinsecamente all’artista) e una visione molto tradizionale, non che questo sia un peccato imperdonabile, ma pensavo che un artista all’esordio alla regia potesse essere sinceramente molto più smaliziato nel suo incedere.

Ciò detto, non c’è nemmeno molto da buttar via, il cast riunito per l’occasione è di buonissimo livello (con Jeffrey Wright fisicamente adattissimo alle circostanze ed un David Bowie calato in parte, più abbondanti guest star), visivamente si denota una propensione niente male e la colonna sonora è ricca di gemme di grande bellezza (firme autorevoli a tutto andare).

Dunque rimane un vero peccato che non sia voluto andare un po’ oltre alle consuetudini, l’operazione rimane corretta, ma manca un po’ di intraprendenza, comunque necessaria per aggiungere quel quid in più per poter rendere il film diverso da tanti altri.

In ogni caso discreto.