Jean-Michel Basquiat è un giovane artista di strada newyorkese. Il fortuito incontro con Andy Warhol lo proietta repentinamente nel sofisticato milieu delle gallerie d'arte di Soho; ma questo ambiente, pervaso di cinismo e di opportunismo, non fa per Jean-Michel: che nonostante l'amore di Gina, la sua ragazza, cade preda di uno stato depressivo che si aggraverà con la scomparsa di Warhol e lo porterà - a soli 27 anni - a un'ultima, fatale overdose di eroina.
Note
L'artista Schnabel esordisce alla regia con questa parabola "esemplare" sulla vacuità delle fortune umane, visivamente interessante ma appesantita da un'eccessiva propensione alla metafora.
Visto una decina di anni fa. Mi parve un'opera superficiale nella descizione dell'artista e a tratti compiaciuta nella regia…Altro ora non posso affermare/ricordare
Film tutto sommato assolutamente guardabile, ma che allo stesso tempo lascia anche una sensazione non del tutto appagante, visto che da Julian Schnabel, pittore che qui esordisce alla regia cinematografica, mi sarei aspettato un approccio ben più coraggioso visto che per l’appunto è uomo che da artista avrebbe dovuto/potuto offrire un tocco ben diverso alla storia, anche… leggi tutto
Il fatto che il regista sia, come il suo protagonista, un pittore fa sì che si riesca a capire piuttosto bene come lavorava Jean-Michel Basquiat, quale sia stata la sua importanza nel mondo della pittura, specialmente nella New York degli anni Ottanta, e quali meccanismi regolino la critica e il mercato della pittura. E tra questi ultimi due aspetti non dev'esserci grande differenza, se, come… leggi tutto
Un biopic di parte, inevitabilmente. E un commento di parte, perché possiamo condividere con tanto pubblico che questo film è, nell'insieme, una buona opera prima, ma non possiamo fingere di non sapere che le scelte del regista sono ben accurate e mirate in una precisa direzione. A mio avviso l’esordiente regista si occupa del proprio mondo e di sé in modo eccessivo. Non riesce mai ad… leggi tutto
Se ne è andato 2 giorni dopo il suo compleanno David Bowie ma tutti noi lo ricordiamo come il Duca Bianco.
Attivo dalla metà degli anni sessanta, David ha attraversato cinque decenni di musica rock,…
Nessun Avanti popolo nè Quarto Stato, men che meno folle oceaniche o cavalcate di eroi alla ricerca/conquista/scoperta del West o terre similari.
Protagonisti senza contorno, semi gettati sul mappamondo…
Sono plurime le motivazioni per il grande entusiasmo di fronte alla proposizione "tratto da una storia vera". Sentendo queste quattro parole serpeggiare all'interno del pubblico cinematografico, si può arrivare…
Un biopic di parte, inevitabilmente. E un commento di parte, perché possiamo condividere con tanto pubblico che questo film è, nell'insieme, una buona opera prima, ma non possiamo fingere di non sapere che le scelte del regista sono ben accurate e mirate in una precisa direzione. A mio avviso l’esordiente regista si occupa del proprio mondo e di sé in modo eccessivo. Non riesce mai ad…
Ascesa e rapidissimo tramonto di Jean Michel Basquiat (Wright), il primo pittore di colore ad essere assurto alla fama internazionale a soli 24 anni, anche grazie alla fortunata egida di Andy Warhol (Bowie), per poi morire a 27 per overdose. Il pittore e regista Schnabel, qui al suo esordio dietro la macchina da presa, racconta l'avanguardia newyorchese a cavaliere degli anni '80 con accenti…
Film tutto sommato assolutamente guardabile, ma che allo stesso tempo lascia anche una sensazione non del tutto appagante, visto che da Julian Schnabel, pittore che qui esordisce alla regia cinematografica, mi sarei aspettato un approccio ben più coraggioso visto che per l’appunto è uomo che da artista avrebbe dovuto/potuto offrire un tocco ben diverso alla storia, anche…
C'erano una volta gli anni '80: patinati, glamour e con un (fondato) sospetto di inutilità assoluta. Un pò come questo film con cui Julian Schnabel ha esordito dietro la macchina da presa per raccontare (supportato da un cast davvero stellare) la parabola di gloria e distruzione di Basquiat, celeberrimo graffitista di colore assurto improvvisamente (e suo malgrado) al bel mondo dei mercanti e…
"Di tutti i musicisti che si sono cimentati con la recitazione, David Bowie è stato l'unico che ha dato al cinema qualcosa che il cinema non aveva ancora" (Joe Queenan, Movieline)
Mi ritrovo sovrappensiero in una coinvolgente Chieti, tra prime nebbie arabescate che attanagliano i lampioni, e nubi in affusolato coccolìo appese ai cornicioni, lontano miliardi di miglia dalla capitale e dai suoi…
Nella loro pratica saggezza gli antichi romani avevano disposto che durante la cerimonia del trionfo dei loro generali per le vie dll' Urbe , dietro al festeggiato vi fosse uno schiavo che gli sussurrasse…
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Commenti (4) vedi tutti
Fantasioso.
commento di gruvierazVisto una decina di anni fa. Mi parve un'opera superficiale nella descizione dell'artista e a tratti compiaciuta nella regia…Altro ora non posso affermare/ricordare
commento di carlos briganteil film non è granchè ma parla del grande samo e va visto e rivisto per amare un maledetto artista.
commento di sirA parte alcuni momenti veramente noiosi e a vuoto il film è apprezzabilissimo e abbastanza commovente nel finale!
commento di RageAgainstBerlusca