Nella Torino del 1938, la sedicenne Ginia affronta come può l'adolescenza e la prospettiva di un futuro su cui incombono le ombre della guerra che sta montando in Europa. La ragazza trova l'amore in un giovane pittore bohémien che la introduce alla comunità artistica della città. In questo nuovo ambiente Ginia conosce Amelia, grazie alla quale comincia a provare emozioni a cui non è sicura di riuscire a dare un nome. Essere veramente se stessa è una prospettiva per certi versi terrorizzante.
Altro tempo,altra epoca....ma i sentimenti sono sempre gli stessi...non cambiano. Girato a Torino con un climax abbastanza freddo,ma le attrici se la cavano.Generosa la Yara Vianello,
AL CINEMA
«A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e attraversare la strada, per diventare come matte, e tutto era bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che succedesse qualcosa, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a… leggi tutto
Film molto bello, delicato e affascinante nel proporre senza mai scadere nella volgarità un'analisi delle tematiche di formazione dei giovani le quali sono sempre le stesse o che si parli degli anni 30 o che si parli dei nostri giorni. Bravissima (e bellissima) la Cassel.
Un' opera importante perché ci riporta ai tempi difficili e oppressivi del nostro paese nel periodo… leggi tutto
1938. Ginia (Vianello), una ragazza di origini contadine, si trasferisce a Torino col fratello (Maupas). Qui trova lavoro in un atelier prestigioso, conosce Amelia (Deva Cassel, figlia di Vincent e Monica Bellucci, che deve averle dato molte lezioni di recitazione...), ragazza navigatissima, e ha la sua prima esperienza sessuale con un pittore bohémienne (Piavani) che la introduce al… leggi tutto
Film molto bello, delicato e affascinante nel proporre senza mai scadere nella volgarità un'analisi delle tematiche di formazione dei giovani le quali sono sempre le stesse o che si parli degli anni 30 o che si parli dei nostri giorni. Bravissima (e bellissima) la Cassel.
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Commenti (2) vedi tutti
Lento, sonnacchioso e monotono. Con propaganda omosessuale annessa.
commento di gruvierazAltro tempo,altra epoca....ma i sentimenti sono sempre gli stessi...non cambiano. Girato a Torino con un climax abbastanza freddo,ma le attrici se la cavano.Generosa la Yara Vianello,
commento di ezio