Regia di Jean-François Richet vedi scheda film
Nella realtà, statisticamente parlando, l’aereo plano è il mezzo più sicuro al mondo. Nella realtà.
Il cinema, invece, ha da sempre giocato con la paura del volo e la lista delle pellicole con protagonista l’aereo è alquanto lunga e variegata, spaziando dal drammatico (il classicissimo Airport) al comico (L’Aereo più pazzo del mondo di cui era la parodia), dall’horror (Snakes on a plane) al thriller (Flighplan) passando anche per l’action (il recente e fortunatissimo Top Gun: Maverick) intrattenendo, divertendo e/o spaventando il pubblico a secondo dell’occasione.
A questi si aggiunge il nuovo The Plane (titolo originale semplicemente Plane e perché in Italia si sia aggiunto l’articolo è un mistero..), classico b-movie (ma che si basa comunque sull’ennesimo “bestseller” di Charles Cumming, autore anche della sceneggiatura insieme a J.P. Davis) prodotto dalla Universal Pictures, distribuito in Italia da Lucky Red e diretto dal francese Jean-François Richet, regista in patria della saga gangster di Nemico Pubblico N. 1 con Vincent Cassel e quindi approdato alle produzioni americane con il remake di Distretto 13 di John Carpenter e Blood Father (2016) con Mel Gibson, che torna al cinema di genere con questo thriller d’azione costruito completamente attorno all’action hero Gerard Butler (anche produttore) e che, per stessa ammissione del suo regista, non vuole prendersi troppo su serio ma che non prevede né svolte sorprendenti né particolari scene da ricordare, lo stesso scenario esotico delle Filippine viene poco valorizzato in senso spettacolare e i villains, i soliti terroristi, sono privati di una qualsiasi personalità (a parte l’efferatezza).
Eppure, il regista realizza un film migliore, per quanto comunque mediocre, di quanto ci si potesse aspettare e pur nei suoi (grossi) limiti (sembra una versione caciarona e muscolare di Lost) traccia una rotta ben precisa di action preimpostato in funzione di una visione semplicistica ma non (troppo) banale, districandosi a fatica tra il thriller (la prima parte) e l’action più duro e puro (la seconda parte), cercando in tuti i modi di non trasformarlo in un nuovo Commando (film con Schwarzenegger del 1985) o in un altro action anni’80 ma cercando invece di rimanere ancorati a un maggiore realismo.
La cosa funziona abbastanza fino al coinvolgimento dei mercenari catapultati sull’isola per recuperare l’aereo disperso ed è qui che il film precipita perché la coppia da buddy movie che aveva caratterizzato questa parte di pellicola, formata da Butler e da Mike Colter (il Luke Cage TV del MCU), si perde completamente trasformandosi nel solito film di guerriglia eccessivo e fine a se stesso.
Completano il cast Daniella Pineda, Yoson An, Tony Goldwyn, Paul Ben-Victor, Remi Adeleke e Kelly Gale.
VOTO: 5
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