Regia di Alain Resnais vedi scheda film
La psicologia che diventa filosofia, la scienza che diventa poeisa. Un film dove non c'è nulla da capire, tutto si percepisce, tutto è spiegato; l'uomo e i suoi meccanismi, l'uomo e la sua drammatica provvisorietà. Un film che è allo stesso tempo commedia e dramma, allo stesso tempo comico ed intellettuale, un documentario ed una favola. Un film che studia, che osserva e che ci fa capire come, in fondo, siamo tutti uguali nella nostra illusione di diversità, perchè: "noi siamo gli altri" e, di conseguenza: "gli altri sono noi"! Persone e persone unite, divise, conoscenti e sconosciuti che lottano, che si influenzano fra di loro, che si condizionano tutti alla ricerca di qualcosa, forse alla ricerca di "un fantasma chiamato libertà". Capolavoro del regista francese, si può proprio dire che questa è una lezione del professor Resnais!!
Uno studio parallelo di esseri umani e di animali, uomini e topi. Tra l'istinto e la repressione, tra la fuga e l'insopportabilità della consapevolezza.
Assolutamente idonea al clima filosofico-poetico del film.
Perfetto!
Perfetto!
Soffertissima!
Un gigante!
"L'essere vivente è una memoria che agisce". Con questa frase Resnais ci fa capire che cos'è tutto il suo cinema.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta