Regia di Marc Forster vedi scheda film
Vedere il remake americano, hollywoodiano di un film svedese prima di aver visto l'originale è, cinematograficamente parlando, un'onta indelebile, ma purtroppo non è sempre facile risalire alla sorgente. Probabilmente è molto più facile giudicare questo film da parte di chi non si trova nella situazione del protagonista ed ha un'età molto diversa, ma poiché chi scrive è nato solo qualche mese prima del personaggio narrato e si trova più o meno negli stessi panni, rischia di essere fortemente condizionato dalla vicenda e allo stesso tempo di comprendere quanto viene qui narrato più di qualsiasi altro. Tom Hanks è qui un novello Forrest Gump meno simpatico ma altrettanto stralunato, ed è difficile non riconoscergli una buona, se non ottima, interpretazione. Gli altri personaggi rischiano di apparire macchiette, in particolare la vicina ispanica, ma sono comunque funzionali alla struttura dell'opera. Caratteristiche tecniche ineccepibili, il regista si permette anche qualche svolazzo, come il riflesso del viso del vecchio Otto sul banco in stazione. Complessivamente, si tratta di un ottimo suggerimento su come avviarsi verso la fine della corsa..
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