Regia di Cosimo Gomez vedi scheda film
Santo (Gassmann) è un ex affiliato della 'ndrangheta che ha deciso di cambiare vita, riparando in Alto-Adige, dove ha trovato una moglie e messo al mondo una figlia ormai quindicenne (Francesconi). A dispetto del divieto paterno, la pupa - afflitta da dipendenza dai social – lo immortala. La foto fa il giro del web e la famiglia a cui l'uomo era associato gli scatena una guerra. Santo è così costretto a rivelare il suo passato alla ragazza, con cui comincia una lunga fuga e una guerra contro il tempo per salvarle la pelle.
Già in cabina di regia per film mediocri come Brutti e cattivi e Io e Spotty, Cosimo Gomez tenta la strada del cinema di genere con un'operina prevedibilissima che strizza l'occhio ai tanti revenge-movie con Liam Neeson, o Charles Bronson, come protagonisti. Ma ancora una volta la macchina produttiva di Netflix si vede tutta: grande dispendio di mezzi e zero contenuti, scrittura sciatta, dialoghi inascoltabili. Novanta minuti buttati.
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