Regia di Dominic Sena vedi scheda film
Calibrato bilanciamento tra spionaggio e poliziesco, tra action e thriller, con velature noir qua e la Ritmo sostenuto, una spruzzata di eros "gratuito"; sopportabile colonna sonora Finale spiazzante, depistante come Gabriel c’insegna Specie nella versione con finali riscritti Da vedere e rivalutare quanto prima ®©™ Anche per “Marlucche” Voto 7,5
Codice Swordfish
dunque vediamo...
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MAH?!!
Ne vado a leggere uno, voglio copiarlo ed incollarlo qui e... VOILÀ!
Si sono copiati tutti questi, davvero esemplari: (spero di non aver problemi ad incollare)
Al cinema me l'ero sorbito, ma rivisto in tv mi ha fatto davero schifo. Dialoghi penosi, personaggi antipatici, storia esilissima, alcune scene davvero volgari. Halle Berry sembra un osso spolpato.
commento di giub
commento di Aaanton71
leggi la recensione completa di daniele64
commento di silviodifede
commento di degoffro
commento di emil
commento di Stelvio69
commento di bebabi34
Ce n’è per tutti i gusti, dal politico (anche io ne do, o meglio, ne avverto un’accezione politica – tutto sommato concorde con quella esosa qui riportata) al misogino. Al cattivo gratuitamente. Insomma... il solito.
Non fa una grinza.
Cavoli! non riesco ad immaginare quelli che sono stati cestinati. Ammesso ce ne siano state.
Mi chiedevo cosa davvero veda certa gente.
Io l’ho trovato semplicemente eccezionale, stupefacente! E non sono neanche un fan dell’action come già ribadito.
Stroncare Halle Barry e il cast tutto, John Travolta in primis, bello "Pulp"... come oramai tutti lo invocavano sempre più, a quel tempo.
Un Travolta che qui, fa impallidire il personaggio da tanti idolatrato: il Vincent di “Pulp fiction”. Il ruolo “violento” che ha fatto dimenticare – più che rilanciare – la sua carriera, quasi la gente si sia scordata di “Tony Manero” e “Danny Zucco”. Assurdo!
Solo il prologo con cui si apre il film merita la visione: resterà memorabile il suo monologo d'apertura! Almeno nella mia memoria filmica o cinematografica che dir si voglia.
Sarà che nella scena – un flash-forward che anticipa la situazione finale – il Travolta di quel monologo, mentre ci racconta d’un “cinema” d'altri tempi, travolge davvero, è strepitoso... seppur per soli due minuti – ma sa tanto di grande attore! (per poi perdersi magari qua e la durante lo scorrer del film, com'è sovente in questo genere di film: lo scivolone verso la forzatura è sempre in agguato).
D’ogni modo, resta un rimando/omaggio ai grandi monologhi – e attori – di un certo cinema: da “Quel pomeriggio di un giorno da cani” del compianto Sidney Lumet, a cui, per altro, il film in questione si ispira più che vagamente... passando dalla susseguente risposta di Scorsese col suo celeberrimo “Taxi Driver” e l’iconico delirio da “Palma D’Oro” di De Niro... fino al più recente “Derby” tra i due grandi attori citati in “The heat – la sfida”, di un già affermato M. Mann.
E poi, diciamocelo, pochi come lui sanno conferire ai suoi personaggi, quasi mai banali, la lucida follia: interpretazioni che solo John sa rendere "travolgenti", istrionici a tal punto; certo anche grazie al talento del doppiaggio nostrano: doppiaggio davvero di razza!
Altro interprete che convince è l'ormai rodato, anzi, apprezzato Don Cheadle, nei panni dell'assennato, ignorato e tanto ostinato poliziotto a capo della squadra anti hackeraggio!
Ma pure Hugh Jackman, che veste i panni dell’eroe “per caso e suo malgrado”, non è da meno ai suoi comprimari, anzi...
E pure il suo ruolo è soggetto alla regola del voler strafare, a cadere nel ridondante: magari solo scivola, un paio di volte.
In merito alla stupenda Halle Barry... vituperata (da alcuni, magari i fans della “Signora Midge”, chissà?!) – è proprio da cult!
Ancheggio da vertigini con tanto di scosciamento e susseguente pronazione golfistica pseudo ovina/canina/equina Mentre Hugh ammira e languisce intontito.
Seguiranno due paia di primi piani avvincenti e toccanti, come a suggerirne in anteprima, l'imminente escalation talentuosa che la condurrà, da li a poco, al podio più ambito: l'oscar dell'academy come miglior attrice in "Monster ball" ( nell’edizione però, in cui l’America tutta chiedeva scusa alla popolazione di colore, in seguito ai duri scontri razziali avvenuti quell’anno, premiando sia lei che Denzal Washington per “Training day”, con la statuetta al “miglior protagonista”; insomma, la politica diede una mano, ma bisogna ammettere che le due interpretazioni rendevano una grande intensità, specialmente quello della seducente, dedita Hally).
Magari non la più brava, ma di sicuro tra le più "carine" e, quando il copione lo richiede, anche la più sensuale con il suo peculiare incarnato... e di cero anche disinibita – come dimostra fin troppo bene nel caso di questo "Codice Swordfish" – dove regala un topless da languire per quanto perfetto così traboccante di eros... ma, in occasione dell’Oscar, si spingerà ben oltre: ora, a mente, non ricordo nessuna tra le dive di Hollywood, concedersi tanto “profondamente” in una scena di sesso (alludo all'oscar per Monsterball ).
Dolcissima la bambina, inversamente proporzionale al grugno taciturno del "replicante" mancato...
Quanto al film in se per se... più suggestione che azione – almeno per buona parte del film, quando, certo, l’azione prenderà il sopravvento – com’è giusto che sia dopotutto, in questo genere.
Da manuale comunque, la scena dell'esplosione "madre" – così straziante la donna che, disperata, tenta invano a divincolarsi dalla presa dei poliziotti quali, ignari della bomba umana che stanno trascinando... “innescano” il film vero e proprio.
A molti il rallenty della scena non è gradita, quando invece, restituisce spettacolosamente la situazione.
Efficace colpo di scena o, quanto meno di grande effetto, il pulman che "prende il volo"; situazione anche questa, ritenuta perlopiù assurda e poco apprezzata. Audace, mai vista prima: e in apparenza sembra tutto reale, non è CGI, almeno per buona parte...
Io invece sono riuscito a tollerare, anzi, a sopportare, la martellante colonna sonora “club-house”, che comunque ci sta tutta.
Un altro pregio della pellicola, è il calibrato bilanciamento tra spionaggio e poliziesco, tra action e thriller, con sfumature noir qua e la...
Ritmo piuttosto sostenuto, spinto... anche una spruzzata di eros gratuito in avvio di messinscena. (forse proprio l’unica scena toppata da Jackman, resta proprio quella della fellatio “sotto attacco” hacker – anche questa aspramente criticata).
Finale spiazzante eh... depistante. Come Gabriel c’insegna.
Specie nella versione Dvd: con ben due finali alternativi.
mi da sempre un certo piacere sottile il finale alternativo quando, sta stronza, in banca... non trova i soldi.
Da vedere – e rivalutare – quanto prima.
Anche per “Marlucche”.
Voto 7 e mezzo!.
Ps. Sono fermamente convinto che certa “fantapolitica” non sia poi così “fanta” – il film mi fa pensare tanto al fu Francesco presidente Cossiga ed alla sua “Gladio”.
E questo rimanendo nell’ambito "nazionale".
Posso solo immaginare cosa possano combinare certi "figli di Putin" in paesi ben più “schierati”.
E cosa hanno combinato in altri.
Calibrato bilanciamento tra spionaggio e poliziesco, tra action e thriller, con velature noir qua e la
Ritmo sostenuto, una spruzzata di eros "gratuito" sopportabile colonna sonora
Finale spiazzante, depistante, come Gabriel c’insegna.
Specie nella versione con finali riscritti.
Da vedere – e rivalutare – quanto prima
Anche per “Marlucche”
Voto 7,5
®©™
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