Regia di Woody Allen vedi scheda film
Parodia abbastanza riuscita dei noir degli anni quaranta, "La maledizione dello scorpione di giada" è uno dei film meno peggiori del Woody Allen degli ultimi anni. Si tratta, quanto meno, di un ritorno alle origini comiche dell'autore newyorkese, quelle che lo avevano portato a scrivere pezzi irresistibili come "Uno sguardo alla criminalità organizzata" (in "Rivincite", ed. Bompiani). Cosa che gli consente di scartare di lato rispetto alla pericolosa china che Allen ha imboccato, realizzando, quanto meno da "Alice" in poi, e con pochissime eccezioni, una cazzata dietro l'altra. Oddio, non è che anche nella "Maledizione" ci si scompisci dalle risate: diciamo che, comunque, le cose funzionano, anche grazie a un cast di attori bravi, che comprende, oltre al regista, gli ottimi Wallace Shawn e Dan Aykroyd, oltre a Helen Hunt, che è cento volte più brava della nuova musa di Woody, Scarlett Johansson. Divertente senza impegno. (30 dicembre 2007)
L'anziano impiegato al servizio, come investigatore, di una compagnia assicurativa, una sera durante uno spettacolo viene ipnotizzato da un mago, che approfitterà della situazione per costringerlo, sotto ipnosi, a rubare dei gioielli assicurati. Il pover'uomo, che non si ricorda niente, diventerà il maggior sospettato.
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