Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Elsa compie cinquant'anni, è piena estate e per festeggiare riunisce un gruppo di amici in una villa al mare. Tra di essi c'è un fisico che annuncia che un enorme asteroide potrebbe colpire la Terra nelle prossime ore. Nessuno lo sa, gli stessi scienziati lo hanno scoperto adesso e sono rimasti in silenzio per non generare panico sul pianeta. Ognuno vive la disperazione a modo proprio.
La prima notizia è che Liliana Cavani è tornata a girare per il cinema a vent'anni da Il gioco di Ripley (2002) e, più in generale, a quasi un decennio dal Francesco (2014) televisivo; la seconda, non meno importante, rassicura circa l'età veneranda della regista e le sue intenzioni artistiche: pur avendo spento da poco le 90 candeline, la cineasta emiliana ha ancora tanto da dire e una sana voglia di sorprendere con questo L'ordine del tempo. Che, tanto per cominciare, è un raro caso – se non l'unico – di pellicola ispirata da un trattato di fisica quantistica, l'omonimo best seller di Carlo Rovelli, che ha collaborato anche al copione come consulente scientifico; le firme sulla sceneggiatura sono invece quelle della regista e di Paolo Costella. Ma L'ordine del tempo è un'opera cinematografica a tutto tondo, fatta di emozioni, personaggi vivi e caratteri ben definiti, con la scienza che rimane sempre sullo sfondo e le dà un senso, a partire dal titolo; il tempo esiste? Se lo chiede Rovelli, se lo chiede Liliana Cavani, se lo chiedono i protagonisti di questo lavoro. Non è un paradosso, perché le vicende qui narrate sono assolutamente probabili e gli sconvolgimenti che vivono i personaggi al centro del film sono quanto di più umano si possa immaginare; scienza, economia, diritto, psicanalisi vengono tirati in ballo per tentare in qualche modo di arginare l'inevitabile, per tentare di fermare lo scorrere delle lancette, che com'è ovvio però non accenna a collaborare, anzi: nell'emergenza sembra perfino accelerare. A salvare i nostri eroi sono essenzialmente tre cose: la fede, per chi riesce ad accedervi; l'arte (Leonard Cohen e Chaplin tirati in ballo in due sequenze invero piuttosto pretestuose); l'amore, manco a dirlo. Cast di buonissimo livello che sfoggia nomi come quelli di Alessandro Gassman, Valentina Cervi, Francesca Inaudi, Edoardo Leo, Claudia Gerini, Kseniya Rappoport e Angela Molina. Poco meno di due ore di durata. 6/10.
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