Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
La Cavani si chiede “Come reagiremmo alla notizia di una distruzione imminente del pianeta?”. Il problema principe del film è che pone il quesito ad un manipolo di sconclusionati accampati in una villa di litorale romano molto in, tra “canne”, auto di lusso e beveraggi ad alto tasso alcolico, con problemi di cuore che neanche a quindici anni; vite che incespicano nonostante professioni di presunto livello (comica la giornalista che alla notizia dello sfacelo incombente chiede ad una suora nelle vicinanze come mai non la preoccupi l’imminente disastro, mentre gli amichetti in villa prendono il sole.. vabbè..), l’unica davvero preoccupata sembra la filippina che infatti cerca un aereo per passare le ultime ore coi suoi familiari d’origine.
“Il tempo non esiste”, ribadisce l’improbabile fisico impersonato da Edoardo Leo, sulla scorta di teorie originali di Carlo Rovelli, tra gli sceneggiatori del film.
Ed in effetti, le quasi due ore di film passano liquidamente lasciandoci il nulla (cosmico) in mano, e pure il meteorite tanto temuto (?!), alla fine, passa a largo senza neanche increspare un minimo di risacca davanti la villona fronte mare dove, probabilmente, si sarebbero agitati e preoccupati ben di più se a scassarsi fosse stata la macchina del ghiaccio.
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