Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Ennesima pagliacciata propagandista dell'agendina 2030 dei circoli massonici internazionali, che non rinuncia al ridicolo pur di perorare ossessivamente la distruzione dell'umanità a tutti i livelli, alimentando i miti del finto ambientalismo (quello che distrugge promettendo di salvare) e della diversità, promossa da un'elite di ricchi. Ah Ah Ah
Amici di vecchia data che si ritrovano ad affrontare tematiche esistenziali sullo sfondo della fine del mondo. Il soggetto non è dei più originali, perlomeno nel cinema d'oltreoceano. L'esecuzione avrebbe potuto fare la differenza, grazie allo spessore culturale e sociale del Belpaese, che, pur nelle sue tragicomiche vicende, ha normalmente consentito agli italiani di guardare dall'alto in basso il "grezzo" cinema a stelle e strisce.
Purtroppo l'impresa non riesce neppure vagamente, e forse proprio perchè qua e là affiora uno spirito emulativo francamente fuori luogo e svilente, nei confronti delle classiche americanate.
L'opera potrebbe pure etichettarsi come un tentativo maldestro di portare in patria, ed eventualmente appropriarsi, di un modo di fare cinema "diverso", e non necessariamente inferiore nei presupposti. La speranza è vana, e ben presto diventa chiaro che il tutto è soltanto un ennesimo sfrontato lecchinaggio del padrone di turno, leggasi la massoneria che controlla l'economia, che controlla Amazon (e tutto il resto), che ora controlla pure il cinema (e produce simili polpettoni propagandistici). Non manca nessuno dei luoghi comuni del novello idiota (che si crede) di sinistra: l'agiatezza e la condizione di (illusorio) benessere, dall'alto della quale si pontifica sul popolino, lanciando strali a caso che mirano sempre agli stessi bersagli. Risibile e surreale il dialogo (che non avrebbe sfigurato in nessun cinegiornale Luce) su "cambiamento climatico e olocausto", con la stigma rivolta a quella moltitudine di persone che li negherebbero, professando addirittura nientepopodimenoche "il diritto di dubitare". Ed è così che si scava la fossa del pensiero indipendente: convincendo, con subdola, martellante, ossessiva, propaganda ubiqua, che essere "colti, intelligenti, aperti e liberali" significa in realtà essere dei cretini decerebrati che condannano chi esercita la libertà di pensiero (e quindi pure di critica e di contestazione!) e si fanno volenterosi carnefici dei propri simili, leccando le suole degli stivali degli oppressori. Cara signora regista, e cari signori attori, a partire dal sig. Gassman (noto collaborazionista della dittatura covidiota, che si vantava di denunciare i vicini), voi siete o pedine manipolate che si credono in verità illuminate, o dei patetici bugiardi che mentono sapendo di mentire, nella speranza di mantenere il proprio status quo. Del resto chi potrebbe onestamente affermare che nell'italia del 2023 (la minuscola è deliberata) a livello mediatico o politico si neghi l'olocausto o il cambiamento climatico? Vero è semmai il contrario: si persegue, perseguita, censura, dileggia, minaccia (ed elimina fisicamente) chi non si prostra. Per contro, chi, come voi, si prostra e inchina, viene lusingato attraverso la fama e il denaro. Ovviamente, sia i massoni che i loro servi più o meno consapevoli saranno scaricati a breve, visto che l'IA, i robot veri e propri, la geoingegneria e i fluidi misteriosi e letali avranno soppiantato e/o debellato l'essere umano, limitandone il numero e rendendo i superstiti economicamente dipendenti dallo stato (fantoccio).
Quindi, che dire di questo film? L'obiettivo di fungere da cassa di risonanza del padrone Amazon (leggasi Blackrock, leggasi Rothschild) è centrato in pieno, quindi tutti i punti dell'agenda sono serviti: allarmismo, pseudoambientalismo, olocausto, omosessualità, finto perbenismo. A questo punto, non rimane che tifare davvero per il meteorite: affinchè possa debellare questa umanità decerebrata, prona ai padroni occulti che la stanno portando all'autodistruzione, e incapace di recuperare il senso critico. Purtroppo, però, non accadrà mai che un meteorite possa viaggiare a un terzo della velocità della luce, e già la stupidità della premessa evidenzia sia la pochezza dell'opera, sia la serena persuasione che il pubblico (decerebrato, appunto!) non abbia minimamente idea di fatti elementari come questi. Basti dire che il perfido asteroide viaggerebbe a 98.000 km/s, invece dei 18.000 km/h reali (che sono comunque tantissimi, ma infinitesimi rispetto a quanto ostentato nel film!). Ma la finzione è anche inutile: l'energia cinetica dipende dalla massa x la velocità, quindi lo stesso potenziale distruttivo può essere attribuito a un oggetto piccolo (come quello) ma velocissimo, oppure a un oggetto enorme ma lentissimo. Insomma, cui prodest una simile scempiaggine scientifica? Del resto, come dice uno dei personaggi, la scienza è la scienza eh... mica la si può manipolare! AHAHAHAHAH Sarebbe simpatico sovrapporre a quella battuta la notizia della sparizione dalla rete di almeno 300 articoli "scientifici" che avallavano le terapie geniche coviddì, e che ora sono stati sistematicamente cancellati per occultarne l'infondatezza e la strumentalità. Ah, già, però di queste cose i circoli "intellettuali" e le tivvù non parlano, quindi non può essere vero! Mirabile anche la domanda "perchè i telegiornali non ne parlano", e la relativa risposta: "per non creare panico". AHAHAHAH. Dopo gli ultimi 4 anni, che hanno visto sistematicamente terrorizzare chiunque volesse uscire di casa o non indossare una ridicola mascherella, inducendolo a temere la morte per il raffreddore, e poi a fare terrorismo pseudoambientalista, tingendo di rosso le previsioni del meteo appena le temperature superano i 25 gradi, e facendo credere la favoletta che la CO2 sta distruggendo il mondo e che 2 gradi in 100 anni avrebbero effetti devastanti o che li avrebbe lo scioglimento dei ghiacci (tutte cose già avvenute per millenni)..... be', che dire? Ceeerto, ovvio che i tiggì di proprietà dei massoni internazionali NON vogliono diffondere panico. AHAHAHAH
Dispiace vedere Edoardo Leo buttato dentro a cotanta turpitudine, ma del resto se è un autore/attore tanto quotato ultimamente ci sarà pure un motivo (politico), no?
L'unica cosa che si salva del film è l'ambientazione, che tra l'altro nella sua suggestività riporta con la mente alla Maschera della morte rossa di Edgar Alla Poe, con questi "nobili" separati dal popolino a festeggiare e gozzovigliare in separata sede, mentre le persone comuni, senza soldi per stare nei circoli "giusti" e senza la fortuna di avere scienziati governativi dalla loro, brancolano nel buio come pecore smarrite in cerca del pastore. Metafora sicuramente non voluta dall'autrice, ma cionondimeno potente e rivelatoria dell'approccio verticale ed elitario alla vita.
Insomma, in conclusione definirlo spazzatura di propaganda malthusiana non sarebbe fuori luogo. Ma, del resto, da Amazon (Blackrock, Rothschild), che cosa ci si potrebbe mai aspettare, se non indottrinamento mascherato da intrattenimento?
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