Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'ordine del tempo

di yume

3 stelle

Molto rumore per nulla

Un non-disaster movie da far rimpiangere quelli veri, quelli dove si salvano i buoni e muoiono i cattivi.

Qui tutti salvi perché il meteorite, o asteroide, o sasso come gli piace chiamarlo, decide di cambiare traiettoria all’improvviso e, dopo una gran luce sul mare, se ne va per le strade dell’Universo o finisce nel gran buco nero trascinandosi dietro anche il film.

Sì, ieri nella sala dell’Edera a Treviso, dove la gentile matriarca con il genio della lampada astrofisico autore del libro ispiratore, ha parlato amabilmente e sommessamente col pubblico (sala strapiena che non si vedeva da prima del Covid, ma si sa, lo star sistem meglio dei vaccini) il film è stato sviscerato a fondo, con significati, testi e sottotesti, riferimenti e citazioni.

(Parentesi, ho detto sommessamente perché non c’era verso di farle tenere il microfono vicino alla bocca.)

E meno male le dotte parole di Rovelli e le simpatiche esternazioni della Cavani sul dietro le quinte, alla fine sembrava parlassero di un altro film, e chi ha sbadigliato o si è agitato sulla poltrona per quasi due ore ha avuto il suo risarcimento.

Con buona pace della grande regista che merita tutto il nostro rispetto per le cose belle (non tutte) fatte in passato, questo L’ordine del tempo è debole, a tratti fastidioso, nell’insieme qualcosa che non decolla, a fronte di tanto che avrebbe potuto essere visto l’argomento.

Tre coppie scoppiate in un interno/esterno sul mare di villa in insenatura fantastica, da chiedersi cos’hanno fatto per essere così fortunati.

Valentina Cervi, Edoardo Leo, Richard Sammel, Alessandro Gassmann, Kseniya Rappoport, Francesca Inaudi, Fabrizio Rongione

Inevitabile compleanno con torta, balli in cerchio, un gran bere tisane, caffè e bianco doc, nessuno che faccia un bagno in quel mare meraviglioso tranne Paola, tutti a dire battute che la teen ager figlia di Gasmann/Gerini giustamente scappa via dall’amichetta e torna giusta giusta per la grande bomba di luce, un ragazzetto frutto del peccato di dodici anni prima del padrone di casa che spunta dal nulla e sì, i due fratellastri il bagno lo fanno, una clarissa/scienziata che ascolta solo la voce di Dio e fa bene perché con quei vicini perderebbe la fede, c’è di che agitarsi in attesa della fine.

Ma c’è di più, colma la misura una Gerini che dal tavolo Barilla salta a piè pari a discettare di greco circa la polivalenza del termine tempo, e per finire copre di lodi Alcesti, modello di donna che, quella sì, amava davvero il marito.

E mentre Euripide si agita nella tomba pensando alla povera eroina strapazzata da vacanzieri super accessoriati in vena di discorsi intelligenti, l’ordine del tempo diventa disordine totale, le teorie di Rovelli che lo scienziato, nell’incontro con la regista, ha esposto con garbo e chiarezza, si perdono nel nulla come l’asteroide che fa la cosa più intelligente di tutti: dopo aver accelerato la sua corsa contro la Terra in modo così esponenziale da uscire fuori controllo di Nasa e quant’altro, di colpo vira altrove.

Che abbia dato un’ occhiata a chi c’era dentro la villa sul mare?

Molto rumore per nulla, come si suol dire, ma è solo un’opinione personale, forse un divertissement di una grande donna al traguardo che, stanca di intellettualismi, vuol prendere in giro tutti noi, e soprattutto sé stessa.

www.paoladigiuseppe.it

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