Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Pellicola che mira ad essere spassosa e spettacolare, ma che finisce col diventare stucchevole e ripetitiva dopo appena 10 minuti. Il soggetto ricorda molto “Point Break”: abbiamo una banda di rapinatori legati da una passione sportiva in comune (in questo caso l’automobilismo), un poliziotto che si infiltra nel gruppo con l’intento di smascherare i delinquenti e che si innamora della ragazza legata da un rapporto sentimentale al boss, un finale in cui il poliziotto lascia scappare il delinquente. Quello che differisce le due opere sono lo sviluppo della storia che, in questo caso, non risulta coinvolgente come la bella opera della Bigelow e le interpretazioni degli attori che in “Fast & Furious” sono davvero di bassa lega (malissimo Vin Diesel che, invece, ho apprezzato in altre opere). La sceneggiatura è banale (come diavolo è possibile fare delle gare cittadine in mezzo alla città quasi in perfetta tranquillità? Come diavolo è possibile fare km e km a tavoletta per le strade senza trovare un auto che viene in senso contrario?, inoltre i pulsanti sul volante che innescano il turbo non si possono proprio vedere etc etc), così come i dialoghi, la regia sembra più consona per un videogioco che per un film, tuttavia regala qualche momento sufficiente, da dimenticare la colonna sonora. In definitiva questo “Fast and Furious” è un prodotto da evitare e per rendere bene l’idea aggiungo, a mio parere, che è 100 volte peggio di “Driven” di Renny Harlin che sicuramente, nella sua banalità, risulta assai + spettacolare e divertente. Voto: 4.5
Dopo averlo visto in “Salvate il Soldato Ryan” e in “Pitch Black” dove lo avevo abbastanza apprezzato, capisco perché ha una lunga schiera di persone che lo stroncano per le sue interpretazioni. In “Fast and Furious” da ragione a questi individui. Voto: 4
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