Un gruppo di operai delle ferrovie di Sheffield entra in crisi quando la società per cui lavorano viene privatizzata. Le garanzie sindacali che li avevano protetti fino a qualche anno prima non valgono più. La flessibilità è diventata la parola d'ordine, lo scivolo (un incentivo che l'azeinda ti dà per andare fuori dai piedi) è una parola abusata. Alla fine si scappa anche il morto e per non perdere il lavoro...
Note
Il regista ragiona rispetto ai propri film come si fa con un "genere" che ha superato molti tagliandi per la manutenzione ed è abbastanza rigido. I film di Ken Loach non stupiscono più, ma non dispiacciono. Il risultato, questa volta, è affievolito dall'assenza di attori più incisivi.
le esternalizzazioni, la precariazione, il profitto a danno della sicurezza. "Se dico treno, spostatevi" era l'avviso ai cinque operai morti sui binari di recente. Ken Loach lo aveva previsto in questo film
Nel rappresentare in maniera incisiva il dramma degli operai ferroviari inglesi costretti ad affrontare il precariato, a barcamenarsi tra lavori sottopagati e pericolosi, Loach riesce a farci anche sorridere. Voto 7/10.
Tra i temi dell’impegno sociale sempre cari a Loach non poteva mancare la sicurezza sul lavoro…e la triste conclusione che nella società d’oggi bisogna abbandonare le lotte per i diritti perché tatno vince il più potente.
ENNESIMO GRAN FILM DI UN LOACH CHE NON PERDE LA GRINTA E CERCA DI DIMOSTRARE IN CHE BARATRO STA BUTTANDOSI IL MONDO.E' VERO CHE COLPISCE MENO DI ALTRI SUOI FILM,MA NON BASTA A RENDERE QUEST PELICCOLA MENO CHE BUONA.
Pur schierandosi sempre dalla parte dell'ambiente proletario, bisogna riconoscere a Ken Loach l'onestà intellettuale di non fare dei suoi protagonisti degli eroi, ma saperne ritrarre limiti ed incongruenze. É il caso di Paul, Mick e gli altri, poco efficace titolo italiano, che ritrare un periodo molto dibattuto nella storia recente, ossia il passaggio delle ferrovie di stato ad un… leggi tutto
Scritto da Rob Dawber (di cui rappresenta l'unica collaborazione con Loach), Paul, Mick e gli altri è il consueto atto dimostrativo che il regista inglese affonda nei confronti di una politica sociale, a suo parere, disastrosa come è quella britannica degli anni '90 (la storia è ambientata infatti nel 1995). D'altronde l'onda più grave della crisi occupazionale ed economica è in arrivo, il… leggi tutto
pomicchellantri
"CHI PIU' CHI MENO STAMO TUTTI SOTTANTRENO"
pomicchelantri e u firm che parla de certi che fanno loperai nee ferovie diinghirterra. infatti poi loro lavorano sempre che piove sempre e cianno e cerate dellanas. poi loro lavorano umpo' de meno e infatti allora stanno incazzati e se magnano le patate allora poi uno vole pure e sardine ma pero' pe scherzo. poi uno prova… leggi tutto
FESTA DELLA SCHIAVITU' (EHM, DEL LAVORO)
Una festa avversata da lorsignori
abituati a possedere e comandare
avvezzi ad aver dalla vita tutto a priori
incapacitati a…
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
Pur schierandosi sempre dalla parte dell'ambiente proletario, bisogna riconoscere a Ken Loach l'onestà intellettuale di non fare dei suoi protagonisti degli eroi, ma saperne ritrarre limiti ed incongruenze. É il caso di Paul, Mick e gli altri, poco efficace titolo italiano, che ritrare un periodo molto dibattuto nella storia recente, ossia il passaggio delle ferrovie di stato ad un…
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
In "Full Monty" sono costretti a spogliarsi. In "Tootsie" a cambiare sesso. In "Risorse umane" i figli che hanno studiato si ritrovano a dover licenziare i padri che si sono svenati per farli studiare. In "Tutta la…
Il film racconta lo smembramento di un'azienda statale colpita a morte dal liberismo thacheriano e il suo prezzo in vite umane. Il tema è importante, come sempre in Loach gli attori sembrano presi dalla vita vera e la determinazione con cui il regista persegue e ottiene indignazione è lodevole, pero non sono mai riuscito a sottrarmi alla sensazione di assistere a una variazione…
Aspettando tempi migliori, che forse mai arriveranno, per la festa del primo maggio, una lista di film dedicata a tutti quelli che hanno dovuto lavorare anche oggi, che nel mondo attuale con la crisi e tutto il resto,…
Sfogliando il vocabolario Ken Loach alla voce Navigators, troviamo parole come privatizzazione, flessibilità, eclissi del sindacato, incidenti sul lavoro, disoccupazione. È infatti questa la lunga catena infilata nel 1995 da un gruppo di operai specializzati delle ex-ferrovie dello stato - Paul, Mick e gli altri, appunto - prima di arrivare all'ultimo anello, quello della morte sul lavoro.…
Rappresentazione corretta. Da un punto di vista artistico direi non ricco, ma non sono sicuro che un film con questo soggetto possa essere artistico e contemporaneamente fornire una corretta rappresentazione. Per questo direi risulta quasi documentaritstico, immagino volutamente. Il miglior pregio: non è strappalacrime nè patetico.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (8) vedi tutti
le esternalizzazioni, la precariazione, il profitto a danno della sicurezza. "Se dico treno, spostatevi" era l'avviso ai cinque operai morti sui binari di recente. Ken Loach lo aveva previsto in questo film
commento di Artemisia1593Senza lode ne infamia questo film con troppe chiacchiere inutili.
commento di gruvierazNel rappresentare in maniera incisiva il dramma degli operai ferroviari inglesi costretti ad affrontare il precariato, a barcamenarsi tra lavori sottopagati e pericolosi, Loach riesce a farci anche sorridere. Voto 7/10.
commento di alexio350Un esempio di come fare cinema parlando di grandi temi divertendo. E soprattutto senza piangersi addosso. Bravo ancora Ken Loach.
commento di jeffwineTra i temi dell’impegno sociale sempre cari a Loach non poteva mancare la sicurezza sul lavoro…e la triste conclusione che nella società d’oggi bisogna abbandonare le lotte per i diritti perché tatno vince il più potente.
commento di Carrelsche dire.. uno dei migliori loach secondo me. incisivo, senza fronzoli, essenziale ai massimi livelli. questo e' loach. o lo ami o lo odi. a me piace.
commento di pea7/8
commento di nico80ENNESIMO GRAN FILM DI UN LOACH CHE NON PERDE LA GRINTA E CERCA DI DIMOSTRARE IN CHE BARATRO STA BUTTANDOSI IL MONDO.E' VERO CHE COLPISCE MENO DI ALTRI SUOI FILM,MA NON BASTA A RENDERE QUEST PELICCOLA MENO CHE BUONA.
commento di superficie 213