Regia di Brad Anderson vedi scheda film
Una ditta di operai specializzati nello smantellamento di vecchi fabbricati si ritrova a lavorar in un manicomio in disuso. Il dolore e l’orrore consumatosi tra quelle mura sembrano risvegliare incubi e problemi irrisolti che sfociano in una nuova scia di morte.
Sebbene i film a tematica paranormale finiscano per somigliarsi un po’ tutti e non mantenere le premesse orrorifiche, questo nell’essenzialità della sua messa in scena e della trama si rivela capace di trasmettere una tensione psicologica ed emotiva non indifferente. Rimorso, redenzione, peccati inconfessabili, conflitti interiori si confondono e si intrecciano alle vicende del tetro ospedale, in un susseguirsi di interrogativi che lasciano un senso terribile di irrisolto.
Girato a basso budget, con pochi ma validi attori, costruito su una violenza Iatente appena accennata che riecheggia nelle ambientazioni cupe e claustrofobiche e nel sapientissimo incastro di piani temporali, il film del talentuoso Brad Anderson è un contorto e inquietante viaggio nella mente di un insospettabile assassino, che pare anticipare lo splendido cult L’uomo senza sonno, con il quale l’ex cameraman otterrà il grande successo di critica e pubblico.
Dolente, enigmatico, sorprendente.
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