Il libro diario della nobildonna Grace Elliott, amante del principe di Galles, il futuro re Giorgio IV e del principe Filippo, duca di Orléans, è la cronaca delle sue giornate e della sua vita a partire dal 1790. Fedele al re, contraria alla Rivoluzione, moderata, Grace si adopera per salvare un fuggiasco, va e viene da Parigi, cerca di dissuadere il duca dal votare a favore della ghigliottina per il re, affronta perquisizioni, vede la folla inferocita nelle strade e nelle piazze, incontra Robespierre, commenta e si infervora per il Terrore.
Note
Eric Rohmer aderisce al suo racconto e ci regala una straordinaria lezione tecnologica. Utilizza il digitale per inventare, attraverso alcuni tableaux, la cornice scenografica dell'epoca e una prospettiva dello sguardo. Niente travestimenti del presente né esterni da studio tradizionale. Il dispositivo di ripresa si abbina in modo magistrale alla passione teorica per un cinema lineare, "frontale", con la macchina da presa fissa o quasi, fiducioso negli attori e nell'immanenza delle immagini (magnifiche). Esempio sublime di nuovo cinema griffithiano. I discorsi come lunghissime didascalie. Gli interni come gusci per vivere nella compostezza teatrale il terremoto romanzesco della Storia. Terzo film in costume di Eric Rohmer, Leone alla carriera della 58ª Mostra del cinema di Venezia, dopo "La marchesa von..." e "Perceval".
Accurata ricostruzione d'impianto teatrale per un film visivamente notevole e suggestivo, ambientato in piena Rivoluzione francese. La storia di una donna inglese coraggiosa, che mette a repentaglio la sua vita.
Di Rohmer ho visto poco ma ho sempre avuto un debole per i suoi film in costume, opere in un certo senso "sperimentali" rispetto ai film che compongono i cicli di Commedie e proverbi o dei Racconti delle quattro stagioni. "La nobildonna e il duca" è un film che si confronta con la Rivoluzione francese da una prospettiva inedita come le memorie di Grace Elliott, una nobile inglese che… leggi tutto
Il fresco ottuagenario Rohmer (classe 1920) getta all'indietro il suo sguardo - prospettiva piuttosto consueta, per la terza età - fino agli anni immediatamente successivi alla rivoluzione francese, cioè alla fine del diciottesimo secolo. L'intento di base è quello di raccontare la caduta di un regno e l'instaurazione di un altro regime da un punto di vista inedito o… leggi tutto
Ei fu: Corsica, Austerlitz, Elba, Waterloo, Sant’Elena. Queste “riflessioni montate rapsodicamente” che vanno a costituire sjöberghianamente il terzo e il più breve dei comunque non…
Defenestrato il capro espiatorio Giulio Gallera, discendente diretto di Teofilatto dei Leonzi, profittator di compiacente Matelda, e subentrat'al posto suo Letizia Moratti (che già tanto bene aveva fatto alla…
Di Rohmer ho visto poco ma ho sempre avuto un debole per i suoi film in costume, opere in un certo senso "sperimentali" rispetto ai film che compongono i cicli di Commedie e proverbi o dei Racconti delle quattro stagioni. "La nobildonna e il duca" è un film che si confronta con la Rivoluzione francese da una prospettiva inedita come le memorie di Grace Elliott, una nobile inglese che…
Finalmente sono riuscita a vedere per intero questo film insolito e particolarissimo per la messa in scena - affascinante e bellissima - d'impianto teatrale di Eric Rohmer, regista e sceneggiatore di 'La Nobildonna e il Duca'.
Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, il regista fu premiato col Leone D'Oro alla Carriera.
Film 'storico' ma la definizione è limitante;…
Ampliando, e di molto, la mia videoteca, evidenzio in questa Play i film cosiddetti “in costume “ ( termine secondo me un po' riduttivo, in quanto li definirei “ derivati da romanzi storici “ o…
2° parte del discorso sull'ideologia al cinema. Stavolta affrontiamo i film che una ideologia non c'è la hanno (almeno secondo me ma magari mi sbaglio. Mi piacerebbe sentire cosa ne pensate voi liberamente!)…
Il fresco ottuagenario Rohmer (classe 1920) getta all'indietro il suo sguardo - prospettiva piuttosto consueta, per la terza età - fino agli anni immediatamente successivi alla rivoluzione francese, cioè alla fine del diciottesimo secolo. L'intento di base è quello di raccontare la caduta di un regno e l'instaurazione di un altro regime da un punto di vista inedito o…
Dicono che fu anche l'inizio dell'era "moderna" ; un' era che, sotto l'influenze illuminata di Voltaire e il populismo colto di Rousseau, è nata bevendo fiumi di sangue umano, aristocratico e non, ed…
VOTO 7 CORAGGIOSO Rohmer sorprendente, non nei dialoghi non nella storia (forse qui il punto debole del film, troppo colta e difficile), ma nella stupefacente visionarietà. L'uso degli effetti digitali è geniale e per una volta tanto autoriale, le immagini sono come dipinte creando una visione alternativa a quella reale. Ad ogni modo rimane la sensazione di aver visto qualche cosa…
Prendendo spunto dall'ultimo film di Tarantino, sette film di regime più che adatti a ritorcersi come bombe incendiarie contro i loro ideatori e consumatori.
1789. I semi gettati dall’illuminismo germogliano. I valori di libertà, uguaglianza e fraternità escono dai tomi e si riversano per le strade. Una nuova forza spiega le sue ali: la rivoluzione.…
Esce il monumentale film di Soderbergh sul Che, impossibile resistere al desiderio di mettere tutto a soqquadro con una bella taglist sulla Rivoluzione. Il tema è chiaro e facile. Qui si parla di ribaltare il mondo,…
Il cinema è arte,è sogno ma è anche illusione,riesce a farci credere anche di stare in certi luoghi in cui non si è.Una play solo per citare qualche titolo in cui l'illusione del luogo la fa daa padrone....
"Se essere snob significa sperare che le persone intelligenti diventino carine e che le persone carine diventino intelligenti, allora sono uno snob". DLR
Mi ci sono sintonizzata per caso e non ho più potuto cambiare canale. Ammetto di essere molto ignorante in materia, ma sono stata rapita dallo stile e dall’aspetto della pellicola. Le inquadrature fisse danno un’idea di teatro filmato, le ambientazioni in interni sono molto realistiche quanto sono finte quelle in esterni. Le scene sembrano patinate e realistiche insieme, la pellicola è…
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Commenti (3) vedi tutti
Accurata ricostruzione d'impianto teatrale per un film visivamente notevole e suggestivo, ambientato in piena Rivoluzione francese. La storia di una donna inglese coraggiosa, che mette a repentaglio la sua vita.
leggi la recensione completa di Scarlett BluChe due palle di film. Non siamo riusciti a finirlo di vedere nonostante appassionati di rivoluzione francese VOTO 4
commento di arcarsenalRohmer conferma di invecchiare benissimo riuscendo ad assimilare le nuove tecnologie e ad utilizzarle in modo funzionale al racconto.
commento di guga