Regia di John Carpenter vedi scheda film
Anno 2176. L'ambiente di Marte è stato quasi totalmente reso compatibile con l'atmosfera terrestre e i colonizzatori possono ormai adoperare minimi accorgimenti per respirare all'aperto. Una squadra di agenti di polizia deve assicurare il trasferimento da una prigione periferica alla Capitale di "Desolation" Williams, pluriassassino condannato per il massacro di un folto gruppo di persone (ma di cui lui si dichiara innocente).
Quando il manipolo di poliziotti arriva sul posto lo trova stranamente disabitato e anche le prigioni sono aperte. Poco dopo vengono trovati cadaveri degli agenti di custodia appesi per i piedi e mutilati, mentre Desolation è invece saldamente rinchiuso in una cella di sicurezza. Allora chi è stato l'assassino?....
A John Carpenter venne dato il compito di rinverdire il personaggio di Jena Plinski e creare un ennnesimo "Fuga da ..." (ovviamente stavolta da Marte), ma alla fine il progetto fu interrotto e il Regista strutturò il soggetto sulla base di personaggi nuovi. Però, in evidente carenza di idee, non trovò di meglio che rinnovare la storia di Distretto 13- Le Brigate della Morte, cambiando i protagonisti e la location.
Resta infatti salda il "topos" del fortino assediato (secondo i tipici canoni del Western) e dei "buoni" che combattono contro sconosciuti sostanzialmente identici fra di loro (qui, una sorta di metallari spiritati) che arrivano da ogni dove cercando di sopraffarli anche a costo della propria morte.
E c'è anche quel tanto di mistery-horror legato al motivo della "trasformazione" di soggetti pacifici in efferati assassini.
Nonostante sembri girato in (angusti) interni, pare invece che il set fosse stato montato in una miniera di gesso nel New Mexico, ricoperta di quintali di polvere rossa.
Un'opera che può dare qualche motivo di godimento per il pathos l'esito della fuga (chi sopravviverà?) e anche per il finale aperto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta