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Fantasmi da Marte

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fantasmi da Marte

di scandoniano
8 stelle

“Ghost of Mars” appartiene di diritto a quella tipologia di film che è strettamente tipicizzante dello stile del suo autore. Dire infatti che in questo film ci sia una sola scena che non trasudi materia carpenteriana da tutti i pori è un’eresia. La fotografia, le musiche, i mostri, la scenografia sono particolarmente rappresentativi dello stile di John Carpenter, autore visionario che si dedica ancora una volta al fanta-horror con la maestria di pochi. Sono certamente lontani i mostri di “La cosa” o le atmosfere tipicamente horror di “Il seme della follia”, ma questo “Fantasmi da Marte” è comunque un film dal discreto appeal soprattutto per i ritmi e la tensione di molte scene.
In breve, la trama parla di un gruppo di soldati inviati su Marte per monitorare il pianeta, colonia terrestre da decenni, e catturare il pericoloso “desolation” Williams. In realtà si viene a scoprire che l’apertura di un vaso di Pandora ha reso tutti i coloni dei fantasmi disposti a cacciare via gli invasori. La bella quanto letale poliziotta Melanie (Natasha Henstridge) è costretta giocoforza ad allearsi con i malviventi per sopravvivere all’ondata di zombie e tornare sana e salva da Marte.
Lo stile narrativo usato da Carpenter, altro topoi rispettato, è quello della non-linearità narrativa: non ci si riferisce tanto al parallelismo tra Melanie che racconta davanti alla Corte suprema e il racconto attraverso un flashback-ricordo delle vicende, quanto all’affastellamento di alcune scene che vengono ripetute, o meglio reiterate, successivamente sfruttando il cambio del punto di vista per unire più piani di narrazione.
Carpenter dirige nel 2001 un film tipicamente anni ’80 per tematiche e stile figurativo, nonché per la tipica fotografia leggermente sgranata.. chi pensa ad una ripetitività del regista o a una sua mancanza di idee pensa male. Ci prende in pieno chi invece vede in “Fantasmi da Marte” una conferma dello stile inimitabile e sempiterno del più grande creatore di mostri che Hollywood conosca...

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