La vita dell'imprenditore italiano che ha dato il nome alle celeberrime automobili di lusso, in un biopic che si concentra più sulla sua figura di uomo, dal punto di vista privato, che su quella pubblica.
Probabilmente sarà colpa del mitico nome, in forza del quale le mie aspettative erano alte (mi viene da dire: RAMPANTI!).
Invece ho visto un film un po’ striminzito, limitato ad un solo anno (per quanto significativo) della vita del Drake: magari ci stava qualcosina di più…
Voto: 5.
Da un film biografico sul padre della Ferrari, incentrato sul mondo delle corse e diretto da un regista che sa padroneggiare il ritmo come Michael Mann, ci saremmo aspettati una storia più avvincente. Invece "Ferrari" risulta essere un film piatto, più incentrato sulle vicende familiari dell'uomo che sul coraggio imprenditoriale del commendatore.
Opera senza nessun interesse, monotonamente diretta e interpretata da uno dei peggiori attori della storia, eterno bamboccione impacciato, che fa sembrare la proverbiale inespressività di Clint Eastwood un capolavoro della recitazione. Elegia di una delle tante eccellenze italiane divenute solo un nome dietro cui celare speculatori internazionali.
Onestamente mi aspettavo di piu' dalla storia che e' abbastanza noiosa per la parte che riguarda la vita personale di Enzo, amante moglie etc, e molto sbrigativa per la parte automobilistica. Per il resto film molto ben fatto, visto in lingua originale (sensazione un po' strana). Ottima Penelope Cruz, un po' limitato Adam Driver "invecchiato".
Uno spaccato umano dell'uomo Ferrari con i suoi fantasmi e le sue fragilità, nonostante il caratteraccio. Il dolore della moglie fino quasi alla pazzia. L'amore incondizionato dell'amante. E poi la FERRARI...
Bellissimo film!
Non un biopic ma una cupa tranche de vie che non ha il focus sul mito Ferrari bensì sull’interiorità tormentata e dolente di un uomo ambiguo e fallace, sospeso tra successo e abisso, amore e morte. Cast, regia e tutto l’apparato tecnico accurato. Molto incisiva è però la vena umanistica che risalta all’interno di un melò teso e a suo modo efficace.
che noia, noia!! ...un imprenditore così famoso, auto da sogno, anni e anni di corse spettacolari e poi dove si va a insistere sulla questione di corna e di figli illegittimi... salvo solo i 10 minuti dedicati alla 1000 miglia con la famosa tragedia di Guidizzolo, anche se un po' troppo splatter
Corrono su binari paralleli i biopic su Napoleone ed Enzo Ferrari. Il primo girato da un regista inglese, al soldo di Hollywood, ha fatto i conti in tasca, non senza polemiche, ai cugini d’oltralpe, in violazione della pace restaurativa di Vienna che pose fine all’inimicizia tra francesi e britannici. Il secondo, invece, girato da un regista americano, ha messo il… leggi tutto
Mann torna dietro la macchina da presa per la gioia dei suoi followers, otto anni dopo l'ottimo (checchesenedica) Blackhat , per raccontare una parentesi della vita di Enzo Ferrari, padre della scuderia del cavallino il cui marchio ha tanto appeal nel mondo, un momento delicatissimo della sua vita, quando è sull'orlo della banca rotta, in crisi con la moglie, diviso dall'amore per… leggi tutto
Bolso, turgido nelle ricorrenti situazioni familiari, drammone retorico dalle scontate e accentuate notazioni di banal pensiero sull'amore "più forte di ogni cosa", e soprattutto in un regime di "oppressione", vuoi che sia lavorativa, come anche qui giudiziaria per Enzo Ferrari, dopo il noto incidente alla Mille Miglia del 1957, che ebbe ben più gravi e lunghi strascichi durati due… leggi tutto
"Perché le loro vite (dei personaggi) non dovrebbero avere una loro propria dimensione? Certamente i personaggi (dei miei film) hanno una loro dimensione, anche loro hanno delle madri, padri e figli. Ne ho…
Qualche volta ho visto quel che volevo, qualche volta ciò che passava il convento. Qualche volta è stato magnifico, qualche volta una delusione. Il cinema, in fondo, è come la vita.…
Che film inutile! C'è poco da salvare di questo film. Non sempre un grande regista riesce a regalare un film riuscito. Se mancano attori all'altezza, se la sceneggiatura scarseggia, se la biografia è una porzione infinitesimale delle vita del protagonista, allora ci chiediamo il senso di questo film. Qui viene tratteggiata la parte più intima di Ferrari che è anche la…
Quando vai a teatro e la cosa più bella della serata rimane il teatro stesso, inteso come struttura muraria….non hai visto un gran spettacolo. Qua, la cosa è un po’ simile, molto meglio le interpretazioni dei due protagonisti piuttosto che il film, che ho trovato deboluccio, pur non mancando qualche pregio qua e là. Però Adam Driver è proprio bravo…
Nell’incipit, immagini sgranate in bianco e nero, di auto lanciate a tutta velocità, sulle note di una canzone d’epoca, il film ci porta nell’estate del 1957 a Modena, quando l'ex pilota, divenuto poi produttore, Enzo Ferrari alias Adam Driver, è in crisi; l’azienda, fondata con la moglie dieci anni prima, arranca; non si vendono abbastanza automobili, anche…
Mann torna dietro la macchina da presa per la gioia dei suoi followers, otto anni dopo l'ottimo (checchesenedica) Blackhat , per raccontare una parentesi della vita di Enzo Ferrari, padre della scuderia del cavallino il cui marchio ha tanto appeal nel mondo, un momento delicatissimo della sua vita, quando è sull'orlo della banca rotta, in crisi con la moglie, diviso dall'amore per…
(Buon 368 marzagosto.) Five Women, or: “What happens now?” Nell’estate del 2019, contemporaneamente (quindi, come spesso accade, con bozze ed intenzioni che giravano sottobanco già da un…
Anche per Michael Mann è suonata la campanella. Con questo titolo altisonante, si cimenta nel genere biografico senza avere però alcuna comprensione delle basi. Vero è che probabilmente il soggetto non era dei migliori già in partenza: contrariamente alle proprie auto, Enzo Ferrari non pare personaggio tale da suscitare emozioni intense.
Si…
Nello stesso periodo in cui Ridley Scott ha liofilizzato trent'anni di storia napoleonica, un altro grande vecchio del cinema a stelle e strisce, Michael Mann, fa l'operazione opposta col mito di Enzo Ferrari (Driver, legnoso), concentrandosi sui soli dodici mesi del 1957. In quell'anno, Il patron dell'omonima casa automobilistica aveva da poco perso il figlio Dino, stava rischiando la…
Film imperfetto ma godibile a prescindere dal fatto che io non apprezzi, per usare un eufemismo, Adam Driver (che sia stato scelto per il suo cognome?), non conoscevo la storia della strage di Guidizzolo, probabilmente ne sentii parlare ma non sapevo fosse stata una Ferrari la causa dell'incidente, ho letto ora su Wikipedia che fu l'ultima edizione della Mille miglia come presumibile ma…
Michael Mann è praticamente un garanzia, ed è per questo che sono andato a vedere questo film senza leggere troppe recensioni. Anche se non può annoverarsi tra i suoi capolavori, questa sua ultima fatica non mi ha deluso.
Non sono un appassionato di automobilismo, ma, chissà perché, ricordo molto bene la notizia della morte di Enzo Ferrari quand'ero ragazzino.…
Non c’è più molto da dire sulla prestazione del film di Miyazaki, che anche questo weekend chiude al primo posto incassando più di un milione. Ma come non parlare di Perfect Days? Il film di…
Si concludono le festività e, tirando le somme, possiamo dire che il botteghino si è ben comportato. Complici sono sicuramente stati l’ottimo rendimento di Wonka (oggi giù dal podio, ma…
Otto anni dopo Blackhat Michael Mann (Manhunter, L'ultimo dei Mohicani, Heat, Ali, Collateral, Nemico pubblico) torna alla regia con un progetto che accarezzava ormai da tempo e ispirato al libro biografico Enzo Ferrari: The Man and the Machine (Ferrari. L’uomo, l’auto, il mito - Ed. Garzanti) del giornalista americano Brock Yates, con una sceneggiatura scritta insieme a Troy Kennedy…
Bolso, turgido nelle ricorrenti situazioni familiari, drammone retorico dalle scontate e accentuate notazioni di banal pensiero sull'amore "più forte di ogni cosa", e soprattutto in un regime di "oppressione", vuoi che sia lavorativa, come anche qui giudiziaria per Enzo Ferrari, dopo il noto incidente alla Mille Miglia del 1957, che ebbe ben più gravi e lunghi strascichi durati due…
Non capito e poco compreso, come del resto gran parte del cinema di Michael Mann; questo “Ferrari” (2023), ad un occhio superficiale, può sembrare una sbandata del regista in territori lontani dai thriller metropolitani, per cui si è fatto un nome. Ciò comporterebbe un errore madornale di giudizio, in quanto l’aspetto ambientale è solo il…
Michael Mann l'avevo un po' perso di vista da anni, il suo ultimo film "Blackhat" non l'avevo visto ma so che non era andato bene come accoglienza generale, e adesso lo ritrovo con questo film biografico su Enzo Ferrari, che si concentra sul periodo trascorso nel 1957 dal grande imprenditore, prima della partecipazione all'ultima edizione della Mille miglia. Si tratta di un biopic…
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Commenti (18) vedi tutti
Film tanto inutile quanto mal riuscito
leggi la recensione completa di siro17Film sorretto completamente dalla regia. 6.5
commento di fra_pagaFilm che non mi ha convinto completamente.
leggi la recensione completa di tobanisFilm "biografico" sulla figura di Enzo Ferrari, volenteroso ma "superficiale"
leggi la recensione completa di Furetto60L'ultimo film di Michael Mann è anche il suo peggiore
leggi la recensione completa di emilProbabilmente sarà colpa del mitico nome, in forza del quale le mie aspettative erano alte (mi viene da dire: RAMPANTI!). Invece ho visto un film un po’ striminzito, limitato ad un solo anno (per quanto significativo) della vita del Drake: magari ci stava qualcosina di più… Voto: 5.
commento di filmbobIo vorrei conoscere quelli che definiscono Adam un bravo attore, boh!! Film totalmente inutile.
commento di iacopo73Da un film biografico sul padre della Ferrari, incentrato sul mondo delle corse e diretto da un regista che sa padroneggiare il ritmo come Michael Mann, ci saremmo aspettati una storia più avvincente. Invece "Ferrari" risulta essere un film piatto, più incentrato sulle vicende familiari dell'uomo che sul coraggio imprenditoriale del commendatore.
commento di Peppe ComuneOpera senza nessun interesse, monotonamente diretta e interpretata da uno dei peggiori attori della storia, eterno bamboccione impacciato, che fa sembrare la proverbiale inespressività di Clint Eastwood un capolavoro della recitazione. Elegia di una delle tante eccellenze italiane divenute solo un nome dietro cui celare speculatori internazionali.
leggi la recensione completa di Souther78Un buon film nonostante un paio di inutili scene perditempo.
commento di gruvierazMichael Mann dirige un film senza sparatorie, ma con gli inseguimenti sì, questa volta di macchine da corsa. Non memorabile, ma dignitoso.
leggi la recensione completa di BalivernaOnestamente mi aspettavo di piu' dalla storia che e' abbastanza noiosa per la parte che riguarda la vita personale di Enzo, amante moglie etc, e molto sbrigativa per la parte automobilistica. Per il resto film molto ben fatto, visto in lingua originale (sensazione un po' strana). Ottima Penelope Cruz, un po' limitato Adam Driver "invecchiato".
commento di LordClamNon male. Anzi, davvero un rombante buon lavoro. Coinvolgente dalla fine all'inizio anche se non sempre le prove attoriali sono così convincenti. 7,5
commento di BradyUno spaccato umano dell'uomo Ferrari con i suoi fantasmi e le sue fragilità, nonostante il caratteraccio. Il dolore della moglie fino quasi alla pazzia. L'amore incondizionato dell'amante. E poi la FERRARI... Bellissimo film!
commento di Marina65Un bellissimo film annacquato dal solito doppiaggio.
commento di mosez78Non un biopic ma una cupa tranche de vie che non ha il focus sul mito Ferrari bensì sull’interiorità tormentata e dolente di un uomo ambiguo e fallace, sospeso tra successo e abisso, amore e morte. Cast, regia e tutto l’apparato tecnico accurato. Molto incisiva è però la vena umanistica che risalta all’interno di un melò teso e a suo modo efficace.
commento di Antonio_Montefalconeche noia, noia!! ...un imprenditore così famoso, auto da sogno, anni e anni di corse spettacolari e poi dove si va a insistere sulla questione di corna e di figli illegittimi... salvo solo i 10 minuti dedicati alla 1000 miglia con la famosa tragedia di Guidizzolo, anche se un po' troppo splatter
commento di giulmarEnzo e la Ferrari all'apice della loro tragicità.
leggi la recensione completa di imperiormax89