Regia di Lorcan Finnegan vedi scheda film
Antropomorfe zecche predatorio-colonialiste.
Roma (quartiere Salario, 1951) ore 11, Dacca (sub-distretto di Savar, 2013) ore 08:45, Cebu City (zona manifatturiera, oggi) ora X (a guisa di Valenzuela City, Manila).
“Nocebo”.
In medicina e psicologia, in parziale antitesi con placebo, ogni fattore o atteggiamento emozionale che induce stati d’animo quali insicurezza, angoscia, patofobia, con conseguente influenza negativa sullo stato di salute.
“Effetto Nocebo”.
Risposta patologica dell'organismo umano in alcuni soggetti particolarmente suggestionabili che, temendo l'insorgere di un sintomo, ne favoriscono la comparsa; tale effetto si osserva anche in seguito alla somministrazione di un farmaco che prevede effetti collaterali, pur trattandosi di un placebo.
Composto dal s. m. 'effetto' e da 'nocebo' ('nuocerò'), prima persona singolare del futuro semplice del verbo latino 'nocere'.
https://www.treccani.it/enciclopedia/placebo-e-nocebo/enciclopedia-Italiana
Nocebo (2022): locandina
Se c’è una cosa buona di “Servant” è che non ha creato epigoni, ed anche se questo “Nocebo” (un “Parasite” che agisce “allo scoperto”), l’opera terza diretta da Lorcan Finnegan dopo “WithOut Name” e “Vivarium” e scritta dal suo sodale sceneggiatore di sempre Garret Shanley, sembra introiettarne alcuni stilemi, assoggettandovisi, alla fine, paradossalmente, essendo molto più lineare e prevedibile (ma meno prolisso, ripetitivo e sfiancante), oltre (e pure per via del fatto) che, per “forza” di cose, breve (90 minuti contro 20 ore), riesce, volente o nolente, a sganciarsi da questo meccanismo.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Eva Green - che, col passar del tempo, via via e sempre più va rassomigliando a suo “fratello” Louis Garrel - non sforna qui una delle sue prestazioni migliori (in “d’Après une Histoire Vraie” e “Proxima”, ad esempio, è bravissima), ma con la sua deuteragonista/antagonista Chai Fonacier (la scena in cui inizia a ballare durante una festa di strada al ritmo di un budots è da mandare a memoria) organizza comunque un malato due-ll/tt-o infernale niente male. Chiudono il cast un buon Mark Strong, la piccola Billie Gadsdon ("the Midwich Cuckoos") e Cathy Belton.
Fotografia di Jakub Kijowski (“Córki Dancingu / the Lure”) & Radek Ladczuk (“Babadook”, “the Nightingale”), montaggio di Tony Cranstoun (collaboratore abituale del regista) e musiche di Jose Buencamino.
Nota a margine. Una piccola similitudine formale, del tutto casuale, con il pullo doppelgängeroso del di poco precedente, quasi coevo, "the Hatching", e un'altra, più sostanziale, con l'anfibio insettiforme frequentatore di cavi orali altrui di "Twin Peaks 3- the Return".
Dalla mentale canopia erboristica di “WithOut Name” passando per i cuculi mimetici (gli esseri umani che sfruttano la natura e gli alieni che sfruttano gli esseri umani) di “Vivarium” alle antropomorfe zecche predatorio-colonialiste di “Nocebo”: il cinema di Lorcan Finnegan si conferma imperfetto (il “colpo di scena” analetticamente “costruito” lungo tutto il percorso non è tale e non vuole esserlo, essendo letteralmente declamato nel prologo), generoso, “potenziale” e tanto irrisolto (non nella trama: nell'essenza) quanto risoluto e inesorabile: insomma, ben sopra la media.
Rehas sa bintana / Kandado sa pinto...
...Sa pabrikang naging pugon.
(Sbarre alle finestre / Porte serrate...
...Nella fabbrica che è diventata una fornace.)
* * * ¼ (½) - 6.625
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Effetto nocebo, spiegato bene: https://twitter.com/MedBunker/status/1614923782459904000
UnRoll (non so perché non l'avessi srotolato al tempo, lo faccio adesso).
Una notizia curiosa su base scientifica che fa capire il concetto di "nocebo" (effetto placebo che causa effetti negativi) e di come la mente sia molto influenzabile. Analizzando partecipanti a studi sui vaccini Covid (in tutto 45380 persone) si è notata una cosa particolare.
Negli studi analizzati a 22.578 persone è stato somministrato placebo (soluzione salina), a 22.802 il vaccino (per sperimentarlo). Gli studiosi si sono quindi concentrati su chi aveva ricevuto il placebo. Ebbene, dopo la prima dose, 35.2% hanno accusato effetti collaterali.
Dopo la seconda questi effetti si sono avuti sul 38% dei partecipanti. Sono tanti! 1/3 di chi ha assunto il placebo. Gli effetti più comuni sono stati stanchezza e cefalea. Gli eventi avversi nei vaccinati sono stati superiori (ma non di tanto) e simili come caratteristiche.
C'è chi ha avuto brividi e nausea. Dopo un placebo. Non è una novità ma questi risultati possono farci riflettere tanto e soprattutto possono renderci più razionali sia su di noi che quando leggiamo certe notizie.
https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2788172
Un incubo paranoico tra turbe mentali con traumi del passato assai oscuri....mi è piaciuto davvero questo viaggio allucinante...grazie Matteo del tuo commento.
Dopo “WithOut Name” e “Vivarium” c'era da aspettarsi a ragion veduta un passo avanti, invece Finnegan s'è un po' messo comodo, pur licenziando un film con dei momenti molto validi.
(Certo, poi le fesso-"critiche" del tipo "Ma non m'ha fatto mica paura eppure io ho letto da qualche parte che era un horror adesso non ricordo dove però lo giuro che c'era scritto così!" non aiutano certo a renderlo un lavoro antipatico.)
...lo immagino che c'è gente che scrive così...nulla da stupirsi...
Commenta