Regia di Michel Boisrond vedi scheda film
Voto 8,5. Un gran bel film in bianco e nero sulla Parigi occupata dai nazisti. Non sarà all’altezza di “La traversée de Paris”, che lo precede di tre anni, ma ha molti punti in comune. Entrambi i film sono tratti da romanzi di Marcel Aymé, hanno come sceneggiatori Jean Aurenche e Pierre Bost, vedono come protagonista Bourvil, che all’epoca era al sommo della carriera. Più di Bourvil, per quanto impeccabile, colpiscono i ruoli dei giovanissimi Alain Delon e Jean-Claude Brialy, dell’ormai abilissimo Lino Ventura, di Pierre Mondy e Sandra Milo… sì, proprio lei, nel ruolo di una mignottella da bistrot. E’ irresistibile! La vicenda offre molti colpi di scena, è rapida, narrata con humour e sostenuta da dialoghi di prima classe. Vecchio bel “cinema de papa”, proprio nell’anno in cui Truffaut trionfava a Cannes con il suo primo lungometraggio, “Les 400 coups”.
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