Regia di Michel Boisrond vedi scheda film
Un Delon ancora acerbo ma proprio per questo perfetto nella parte dell'adolescente che mitiga, con la sua ingenuità, il sovrapporsi di due mondi opposti: quello della famiglia borghese e del contrabbando. Tutto è ben misurato e finisce per funzionare.
Un film che fa della compattezza la sua forza. Non sconvolge i canoni entro cui si colloca ma li rispetta tutti, uno per uno. Nulla è fuori di posto: attori, colonna sonora, sceneggiatura, dialoghi, contesto storico. Senza eccellere, spicca per la sua capacità di raccontare la sua era, dentro e fuori la pellicola. Il sedicenne protagonista (un ventiquattrenne Alain Delon) scopre l'amore e il denaro facile nella Parigi occupata dai tedeschi. Il suo animo matura gradualmente più che corrompersi, anche in questo il racconto dosa bene le sue misture.
Semplice e scorrevole, merita di essere recuperato.
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