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Super Mario Bros. Il film

Regia di Aaron Horvath, Michael Jelenic vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Super Mario Bros. Il film

di axe
6 stelle

I fratelli Mario e Luigi sono due idraulici di Brooklyn, economici ed un po' pasticcioni; vivono una vita con poche prospettive tra piccole gioie e delusioni quotidiane. In un'altra dimensione, il malvagio Bowser, forte del suo esercito di tartarughe Koopa, sottomette la pacifica popolazione dei Pinguotti e medita di costringere al matrimonio la principessa Peach, sovrana del Regno dei Funghi. Il malefico tartarugone potrebbe riuscire nel suo intento, se non fosse ostacolato da Mario, giunto nel Regno dei Funghi grazie ad un varco dimensionale, apertosi nei sotterranei di Brooklyn durante un difficile intervento degli idraulici. Anche Luigi attraversa il varco, finendo, purtroppo, nelle mani del nemico. Riuscirà Mario a liberare il fratello e sconfiggere Bowser ? Sicuramente, almeno fino al ... prossimo capitolo del gioco ! Perchè quest'opera cinematografica  - la seconda dedicata al celebre personaggio Nintendo dopo l'omonima realizzazione del 1993 - in cartone animato, si presenta come un coinvolgente videogioco ... giocato da altri ! Il racconto ha una sua morale; il superare i propri limiti, il non piegarsi ai soprusi, il credere in sè stessi, il lottare per i più deboli, il tutto anche a favore della propria reputazione. Tutto molto scontato, poichè questi argomenti devono poter essere condivisi dal maggior numero di spettatori possibile, i quali, pur ben dislocati nel globo, apprezzano i videogiochi della serie non per le idee veicolate bensì per gli accorgimenti tecnici, grafici e sonori che li rendono di grande successo nel panorama videoludico. Come in uno dei molti titoli della serie, nessuno dei quali perde di vista le origini e dunque ne integra gli elementi - nemici "coccolosi" ma letali; tubi e piattaforme; power-up ed insidie di ogni sorta - Mario inizia le "operazioni" con una lunga sequenza di salti e schivate; successivamente si confronta con il suo storico avversario gorilla Donkey Kong in un'area che ricorda il primo titolo nel quale apparve il baffuto idraulico; di seguito, ottenuta l'alleanza con lo scimmione ed il suo esercito, si cimenta in una contesa a bordo di piccoli veicoli anche volanti - di chiara ispirazione dalla serie "Mario Kart" - lo scontro finale ha luogo a Brooklyn, in cui i contendenti giungono dopo un ulteriore "salto dimensionale". Non molto spessore è dato ai protagonisti del racconto, con l'esclusione - paradossalmente - di Bowser, fondamentalmente un tenerone affetto da megalomania destinato a soffrire per un amore impossibile - e del capriccioso ed un po' scorretto gorilla Donky Kong, non molto diverso dalle altre scimmie del racconto. Il cartone animato ha un disegno molto lineare; grazie ai suoi accostamenti di colori ed alle musiche, riarrangiamenti delle più celebri colonne sonore dei vari Mario, ha le carte in regole per piacere a tutti, fan o meno delle serie videoludiche. Ovviamente, gli appassionati del personaggi hanno modo di apprezzare fino in fondo ogni più piccolo dettaglio. Come nei videogiochi (tra buoni conoscitori della saga si dice... se Shigeru Miyamoto - il game designer giapponese creatore del personaggio - ha voluto un particolare oggetto in un preciso punto dello schermo, c'è un motivo) nulla, neppure nei dialoghi, è lasciato al caso. Difficile, ad esempio, non cogliere il significato di una frase pronunciata da un funghetto : "la principessa è in un altro castello". Personalmente, da appassionato di gaming d'epoca, ho apprezzato il cartone animato, nonostante un certo scetticismo di partenza e la carenza di contenuti "morali", dei quali sono comunque privi gli stessi videogiochi, almeno fino ai titoli da me conclusi, risalenti ad oltre venti anni fa. Può però ben piacere ad ogni spettatore, grande o piccino, che voglia concedersi un'ora e mezzo di colori, allegria e spensieratezza. 

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